Lo strano caso di Andrea B.
"Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". Prendiamo in prestito la celebre frase della giallista Agatha Christie per introdurre questo articolo sul capitano granata Andrea Belotti. Alla vigilia della partita con la Lazio il presidente Cairo aveva liquidato l'argomento con una frase abbastanza tranchant: "Potrebbe aver già firmato con qualcuno. Magari poteva comunicarcelo...".
Un indizio non basta però, ed ecco che nella selva di dichiarazioni pre e post partita entrano in gioco due direttori sportivi di lungo corso, Cristiano Giuntoli e Daniele Prade'.
Il Ds dei partenopei ha dichiarato sul capitano granata: "Belotti? È un grande attaccante, ma avendo Osimhen, Mertens e Petagna non pensiamo a fare nulla in attacco. Poi non so cosa accadrà a giugno".
il dirigente della Fiorentina è invece ancora più incisivo: "Qualcuno ha detto che siamo interessati a Belotti, ma noi abbiamo già due attaccanti di valore come Cabral e Piatek. Andrea è fortissimo, ma la Fiorentina non può rientrare mai nei suoi parametri economici".
Pretattica? Sì e no, perché in effetti il Napoli ha un certo affollamento offensivo e sia Petagna che Mertens vorrebbero restare. Potrebbe sparigliare le carte una cessione milionaria di Osimhen, al momento senza basi concrete. Sul fronte viola resta vivo il riscatto di Piatek e poi c'è Cabral, che è giovane e prospettico. I viola hanno investito 16 milioni sul brasiliano, che non è venuto per fare il panchinaro.
E quindi il Gallo che fine farà? Il Milan potrebbe pensarci in caso di partenza di Rafa Leao e Ibra, ma al momento ha puntato sul belga Origi come parametro zero. Non ha fatto dichiarazioni la dirigenza dell'Atalanta, che sotto traccia è interessata al capitano granata. Bergamasco di origine Andrea Belotti sarebbe felice di approdare alla Dea, che per tanti motivi rivoluzionerà l'attacco: Ilicic resta ai margini per problemi personali, Muriel non è intoccabile e lo stesso Zapata può essere ceduto per fare cassa.
In assenza di altri indizi il Gallo sembra aver impostato il navigatore della sua automobile su Bergamo.