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Luigi De Canio: "Padova-Torino il big match della B"

di Elena Rossin
Fonte: Tuttomercatoweb.com

Abbiamo intervistato in esclusiva Luigi De Canio, ex calciatore e attualmente allenatore, e con lui parlato della serie B. La classifica rispetta gli obiettivi delle società, Sampdoria a parte. Il Pescara fa divertire. In B ci sono giovani emergenti e giocatori esperti che in A non sfigurerebbero. I campionati si vincono con l’equilibrio fra gol segnati e subiti.

 

A inizio stagione si sarebbe aspettato questa classifica a quattro giornate dalla fine del girone d’andata?
“A parte la Sampdoria tutte le altre squadre credo che siano in linea con gli obiettivi che si erano poste”.


Qual è la squadra che gioca il calcio più sorprendente?
“Il Pescara di Zeman è la squadra che fa divertire di più”.


Secondo lei in questo diciottesimo turno quale partita bisogna seguire con più attenzione?
“E’ facile dirlo Padova-Torino e anche Reggina-Sampdoria, queste squadre hanno gli impegni più significativi anche per la classifica”.


In serie B vi sono tanti giocatori d’esperienza e molti giovani di belle speranze, chi avrà l’opportunità di fare il salto di qualità?
“Ce ne sono molti che sono davvero bravi e gran parte di quelli che si stanno mettendo in luce potranno andare in serie A soprattutto, se continueranno fino alla fine del campionato ad avere l’elevato rendimento che hanno avuto in questo primo periodo. Immobile, Insigne, Lazarevic, Sau, Ogbonna, tanto per citarne alcuni fra i giovani, ma non solo loro, hanno le qualità per fare bene anche nella massima serie. Fra i giocatori più esperti Tavano ad esempio ha già dimostrato di poter giocare in A, anche Abbruscato è anni che in questa categoria fa bene e forse in A non ha la potenzialità di gol che riesce ad avere in serie B, Cacia soprattutto, se riuscisse a giocare con continuità in serie A, per le sue caratteristiche sono convinto che farebbe tanti gol perché è un giocatore che può ancora riproporsi in quanto in alcune occasioni è stato sfortunato in passato, qualche volte anche per colpa sua, ma ha le potenzialità in assoluto fra tutti gli attaccanti di ritagliarsi anche in A un suo spazio”.


Il Torino ha la miglior difesa, ma l’attacco non è fra le squadre che segnano di più, per la sua esperienza in serie B vince la squadra che prende meno gol?
“Io non penso in questo modo, due anni fa con il mio Lecce siamo arrivati primi gestendo un grande equilibrio fra i gol subiti e quelli realizzati. I gol fatti al momento giusto servono anche in serie B. Ritengo che per vincere, in qualunque categoria non importa che sia serie B, serie A o Champions League, ci debba essere molto equilibrio fra la fase offensiva e quella difensiva perché se una squadra non prende gol, però poi ha difficoltà a trovare la porta avversaria, a gioco lungo rischia di fare molti pareggi e da quando ci sono i tre punti i pareggi non bastano per vincere, stesso discorso vale per chi segna molte reti e ne subisce altrettante alla fine pareggia più che vincere. Solo chi riesce a fare i gol che servono a vincere le partite e prende pochi gol alla fine fa i punti necessari per arrivare primo”.


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