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Ma è Juric che non vuole parlare oppure è il Torino Fc che preferisce che stia zitto? I tifosi meritano di conoscere anche il pensiero del mister

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric

A sorpresa ieri sera, dopo la vittoria in Coppa Italia con il Palermo e il passaggio del turno, l’allenatore del Torino, Ivan Juric, non si è presentato al cospetto dei giornalisti ufficialmente mandando il suo vice, Matteo Paro che ha riferito: “Il mister è molto concentrato sull'aspetto tecnico e sull'allenare i ragazzi per questo, diciamo, non può perdere energie in discussioni varie. Io sono qui per affrontare il tema della partita e gli aspetti tecnici. Per il resto dovrete aspettare (sorride, ndr)".

Senza mancare assolutamente di rispetto a Paro, persona più che degna di riceverlo, ma non era lui che doveva sottoporsi alle domande dei giornalisti, soprattutto in un momento come quello attuale del Torino. Riassumendo brevemente i fatti accaduti in casa Torino dalla fine del campionato scorso a oggi, Juric al termine dell’ultima partita di campionato, dopo aver ottenuto il decimo posto non senza superare difficoltà, aveva detto che voleva provare a portare il Torino in Europa e alzare l’asticella. Poi ha avuto un colloquio di bilancio relativo a quanto fatto e d’impostazione della stagione successiva in vista del mercato con il presidente Urbano Cairo, il direttore tecnico Davide Vagnati ed era presente anche il suo agente Beppe Riso e alla fine Juric aveva detto a chi gli chiedeva com’era andata: “Tutto bene”. Sono andati via giocatori importanti, Ansaldi (per fine contratto), Mandragora (non riscattato), Pobega (era in prestito secco dal Milan), Brekalo (non ha voluto essere riscattato), Praet (non riscattato), Pjaca (non riscattato) e Belotti (dopo sette anni ha deciso di non rinnovare). E’ stato acquistato Pellegri, che da gennaio era in prestito e che non era stato riscattato e sono stati presi anche i giovani Bayeye dal Catanzaro e Radonjic dall’Olympique Marsiglia, che lo aveva prestato nella stagione passata al Benfica. Nel frattempo il raduno e il ritiro sono stati posticipati di qualche giorno. In ritiro sono stati portati molti Primavera altrimenti non era possibile lavorare schierando due squadre complete in campo. E’ stato ceduto Bremer alla Juventus per fare cassa. C’è stata a Waidring l’accesa lite fra Juric e Vagnati proprio per il mercato. A seguire è stato preso Lazaro dall’Inter, anche lui dopo un prestito al Benfica e venerdì ha fatto le visite mediche il diciottenne Ilkhan proveniente dal Besiktas.

Relativamente alla lite hanno parlato in due, la stessa dell’accaduto, Vagnati a Sky Sport minimizzando e assicurando che si erano chiariti con l’allenatore e il tutto era finito con un abbraccio. Cairo ha gettato acqua sul fuoco prima con un post, a seguire con un messaggio inviato a Radio Radio e poi parlando al trofeo dedicato alla memoria dei suoi genitori dove ha anche fatto il punto sul mercato: “Sono il primo a voler dare a Juric i giocatori che chiede. E’ il mio impegno ogni giorno. Sono il primo a non essere soddisfatto per non averglieli ancora messi a disposizione. Ma il mercato è ancora lungo e negli ultimi giorni abbiamo sempre concluso operazioni importanti. L’anno scorso, quando definimmo tre innesti nelle ultime ore e io li annunciai, il tecnico ricordò a tutti che, comunque, era tardi. Sono d’accordo con lui. Le trattative ci sono, sappiamo molto bene anche gli obiettivi da raggiungere: quattro innesti ci sono, perché anche Pellegri è un acquisto, ora servono un centrale di difesa, al posto di Bremer, un centrocampista e il candidato lo abbiamo già individuato (Ilkhan ha fatto le visite mediche e vanno solo espletate tutte le pratiche burocratiche, ndr), e almeno un trequartista, anche due, se ci saranno le condizioni”. Ma la versione di Juric dei fatti nessuno ha avuto modo di saperla. E allora sorge spontanea a una domanda: ma è Juric che ieri sera ha mandato a parlare con i giornalisti il suo vice Paro oppure è il Torino Fc che ha preferito non far parlare l’allenatore?

In entrambi i casi va detto che i tifosi del Toro meritano e hanno il diritto di sapere anche cosa pensa l’allenatore. Juric è sempre stato considerato dai tifosi il paladino dello spirito Toro e a lui sono grati per aver ridato gioco alla squadra e per averla riportata lontano dal rischio retrocessione, come era accaduto nei due campionati precedenti. Ma anche per voler alzare l’asticella dicendo che vorrebbe riportare il Toro in Europa. Perché quindi l’allenatore non dovrebbe far sapere loro cosa pensa? La stampa in generale è sempre stata dalla sua parte riconoscendone i meriti e che ha lavorato in mezzo alle difficoltà per cui su questo fronte non ha nulla da temere. Ha forse paura di farsi scappare cose che potrebbero portare al suo licenziamento? Sarebbe l’unica spiegazione plausibile per il suo perdurante silenzio. Più facile comprendere se è il Torino a non volerlo far parlare pensando che possa scoperchiare ancora di più il vaso di Pandora. Do certo però Matteo Paro non merita di essere mandato a fare da scudo contando sul fatto che è il vice e che essendo più riflessivo e pacato dosi, pur provando imbarazzo, meglio le parole.
Cosa accadrà nei prossimi giorni e soprattutto venerdì alla vigilia del campionato quando di solito c’è la conferenza stampa del mister? Saperlo. Juric si presenterà al cospetto dei giornalisti? Forse nel frattempo il Torino prenderà qualche giocatore per placare almeno in parte il malcontento dell’allenatore in modo che non rischi di “esplodere” in conferenza stampa? Juric rimarrà in silenzio fino alla chiusura del mercato? Per tutta la stagione? O il mister arrabbiato da tutta questa situazione di dimetterà e poi vuoterà il sacco? Ci saranno altre liti che però non saranno rese note con un video di un anonimo che magari porteranno all’esonero dell’allenatore? Tutto finirà a tarallucci e vino, almeno in apparenza e più avanti si vedrà cosa accadrà? Tutto e il contrario di tutto è possibile.
Ma c’è ancora qualcuno nel Torino che prende in considerazione i tifosi e i loro sentimenti?