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Ma quanto inciderà sulla rimonta del Torino lo stop forzato a causa del Covid?

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin


Non ci voleva proprio che un potenziale focolaio Covid s’insinuasse in casa del Torino poiché la squadra granata stava intraprendendo la rimonta dai bassifondi della classifica. Un cazzotto in piena faccia la notizia che ieri l’Autorità sanitaria locale ha sospeso in attesa di ulteriori controlli l’allenamento, che tradotto significa tamponi e test molecolari che sono stati effettuati in serata e i cui esiti si sapranno oggi, e che successivamente il tam tam delle indiscrezioni ha fatto sapere che oltre ai tre giocatori risultati positivi la settimana scorsa ce ne siano altri tre più uno per il quale gli esiti sono risultati incerti (i nomi circolano e sono arcinoti a tutti, ma per la legge sulla privacy non possono essere fatti almeno fino a quando il Torino Fc non li comunicherà o i diretti interessati non lo faranno tramite magari i propri profili social). E si spera che il numero dei positivi non aumenti, ma il timore c’è eccome.

Sorge per cui spontanea la domanda: ma quanto inciderà sulla rimonta del Torino lo stop forzato a causa del Covid? La risposta oggi è impossibile darla, anche perché non si sa per quanto tempo il Torino non potrà allenarsi, quanti giocatori sono coinvolti e quando chi è risultato positivo diventerà negativo e potrà tornare a svolgere la normale attività agonistica recuperando appieno la forma fisica. Detto questo però e in attesa delle ufficialità è quasi certo che la gara con il Sassuolo in programma venerdì sera sarà rinviata e che è anche a rischio rinvio la successiva con la Lazio di martedì. Questo già di per sé è un danno perché dover recuperare delle partite implica dei turni infrasettimanali con poco tempo tra un match e l’altro per prepararle gare e per una squadra che deve allontanarsi il più possibile dalla zona retrocessione è ancor più un problema che per qualsiasi altra squadra. Se in più ad essere positivi al Covid ci sono giocatori titolari o titolarissimi e malauguratamente dovessero rimanere fermi per parecchi giorni, Sanabria ad esempio non ha potuto allenarsi per 21 giorni, si può facilmente immaginare che il danno è anche maggiore. Il Torino aveva appena ritrovato un assetto difensivo che sembrava dare maggiori garanzie, stava lavorando sugli equilibri e cercando di dare maggiore incisività alla manovra offensiva e capitasse di dover giocare senza calciatori chiave renderebbe tutto molto più difficile.  

Non si può quindi far altro che aspettare e sperare che buone notizie arrivino al più presto in modo che lo stop forzato duri il meno possibile e che tutti i giocatori possano tornare a disposizione di mister Nicola in tempi brevissimi così da non risentirne troppo sul piano della condizione fisica. Se il Covid non fosse una malattia molto grave verrebbe da dire che non sarebbe da Toro questa tegola, arrivata proprio in questo frangente della stagione  che la sfortuna ha voluto mandare al club granata che già tanto di suo ci ha messo per complicarsi la vita nell’ultimo anno.


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