Maledetti minuti di recupero! Ma il Torino si è beffato da solo con la Lazio dilapidando altri due punti
Fonte: Elena Rossin
La notte non ha lenito l’amarezza dell’ennesima vittoria sfumata nel finale, anzi semmai ha acuito la rabbia per altri due punti gettati al vento, in tutto in questo campionato sono 11 dei quali 5 nei minuti di recupero. Già perché il Torino ha proprio dilapidato quanto aveva fatto con la Lazio al minuto 92’ e soprattutto spiace che sia stato proprio Pellegri, autore in precedenza di un gran bel gol che stava regalando la meritata vittoria, ad aver commesso l’ingenuità di perdere palla innescando così la rimonta dei biancocelesti che porta la firma, ironia della sorte, di Immobile, l’ex che già all’andata in pieno recupero aveva siglato il gol del pareggio.
Ieri sera il Torino era andato a un passo dal compiere l’impresa di vincere contro una squadra qualitativamente più forte e per giunta in trasferta, sarebbe stata la prima volta in questa stagione. All’inizio aveva contenuto il pressing della Lazio difendendosi uomo su uomo e poi verso la metà del primo tempo aveva preso le misure interrompendo maggiormente il giro palla degli avversari e sviluppando il proprio gioco arrivando a colpire il palo con Bremer (28’) e l’esterno della rete con Vojvoda (34’). Con un crescendo nella ripresa, pur avendo perso Belotti rimasto negli spogliatori per un problema al flessore, prima il salvataggio sulla linea di Felipe Anderson su inzuccata di Izzo (49’) e poi con Pellegri, che aveva scelto perfettamente il momento dello stacco e di testa aveva infilato la palla nella porta difesa da Strakosha (56’). Per il resto l’attenzione in fase difensiva, con il pressing che aveva impedito a Sergej Milinkovic-Savic e Luis Alberto di innescare Immobile e alle fasce laziali di rendersi pericolose, e le parate di Berisha su Sergej Milinkovic-Savic (39’ e 77’) e Luis Alberto (44’) avevano fatto la differenza. Infine però il solito patatrac: Pellegri perde palla e Sergej ne approfitta subito recuperandola e andando a crossare in mezzo dove Immobile brucia in velocità Bremer e Singo fa la bella statuina (92’). E un minuto dopo per poco non è arrivato anche il gol di Cataldi per un errore di Brekalo che lungo la linea dell’area ha pensato bene di stoppare di testa la palla indirizzandola verso il centro e permettendo così all’avversario di farla sua e concludere al volo, per fortuna di pochissimo fuori. Sarebbe stato il colmo che la gara fosse finita con una sconfitta!
Il Torino deve assolutamente crescere nei minuti finali, la concentrazione non può calare a un passo dall’obiettivo. Il famoso salto di qualità passa anche da questo. E passa dall’avere una panchina con elementi validi che possano dare il loro contributo subentrando, ma questo attiene al mercato e quindi a Cairo e Vagnati. Buona Pasqua a tutti.