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Marzo del 1972, nasce la rivalità tra sostenitori di Samp e Toro

di M. V.

E' il 12 marzo del 1972, in un Ferraris infangato si gioca la gara tra la Sampdoria e il Torino, con i granata in piena lotta per lo scudetto. Al vantaggio iniziale di Pulici rispondono i gol di Salvi e Cristin, la formazione allenata allora da Gustavo Giagnoni si riversa in avanti e trova il meritato pareggio grazie ad un colpo di testa di Agroppi che supera il portiere. In difesa, tra i blucerchiati, c'era un certo Marcello Lippi, che si proiettò sul pallone togliendolo dalla porta, quando ormai aveva superato abbondantemente la linea. Barbaresco, arbitro della sfida, dopo essersi consultato con i suoi collaboratori assegna il gol, salvo poi ripensarci una volta circondato dai calciatori della formazione di casa. Una scelta inspiegabile (errore madornale poi confessato dallo stesso direttore di gara pochi anni fa), che a fine stagione costerà lo scudetto al Torino, andando, neanche a dirlo in una situazione così, alla Juventus. Non che in precedenza i rapporti tra le due tifoserie fossero idilliaci, ma l'episodio della gara, come spesso accade, ne ha incrinato ulteriormente il livello, generando un forte odio reciproco.


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