Mauro Bonomi: "Per Toro-Napoli prevedo gol e una gara spettacolare"
Fonte: Elena Rossin per Tuttomercatoweb.com
Abbiamo intervistato in esclusiva Mauro Bonomi, ex calciatore che ha giocato nel Torino dal 1997 al 2001 e nel Napoli dal 2001 al 2004, attualmente è un allenatore. Con lui abbiamo parlato della sfida di questa sera fra le sue ex squadre.
Da doppio ex che partita si aspetta dal Torino e dal Napoli?
“Per il Napoli è più importante rimanere agganciato al secondo posto e magari anche sperare in una sconfitta della Juve per rosicchiarle qualche punto, però è chiaro che la partita è importante anche per il Toro, ma, facendo qualsiasi scongiuro, lo vedo rispetto al Napoli un po’ più facilitato nel raggiungere il suo obiettivo poiché ha dieci punti in più del Siena e ancora da conquistarne cinque nelle prossime nove partite. Il Napoli si giocherà il tutto per tutto in ogni partita e anche in questa che disputerà in trasferta, il Torino di solito gioca meglio fuori casa perché riesce ad esprimere un calcio migliore, quindi prevedo una partita spettacolare con tanti gol”.
Il Napoli segna con buona facilità, ma il Torino non è così avvezzo al gol soprattutto con le sue punte di ruolo.
“E’ vero che gli attaccanti del Toro non sempre segnano, però l’attacco è valido, i giocatori sono motivati e Cerci, dopo l’esperienza in Nazionale, sarà carico a mille e vorrà dimostrare di essersi meritato in peno la fiducia di Prandelli. Del Napoli si sa che in attacco è superiore e ha uomini di grande qualità però, credo, che si sbilancerà più del solito perché vorrà aggiudicarsi l’intera posta in palio, quindi prevedo che ci saranno degli spazi di manovra per gli attaccanti di entrambe le squadre”.
Lei ha giocato in entrambe le squadre, per chi batterà maggiormente il suo cuore?
“Mi sono trovato bene in entrambe le società, i tifosi sia quelli del Toro sia quelli del Napoli sono eccezionali e fanno sempre sentire tutto il loro calore, quindi spero in un pareggio perché il mio cuore è diviso a metà, ma se mi chiede il risultato finale dico che, come indica il pronostico, visto che ci sono ventuno punti di differenza il Napoli potrebbe aggiudicarsi i tre punti, ma, come dicevo, il cuore resta diviso a metà”.
Da ex difensore meglio far giocare Ogbonna che in stagione ha avuto problemi fisici anche se adesso ha recuperato o affidarsi a Rodriguez che lo ha sempre sostituito bene?
“Non conosco la condizione fisica di Ogbonna, in questi casi spetta al mister scegliere la soluzione migliore che risulti la più utile per la squadra, Ventura è bravissimo e sa chi deve far giocare. Rodriguez ha giocato a Cesena ed io ho avuto modo di seguirlo perché mi sono stabilito a Milano Marittima ed è un grande difensore, infatti tutte le volte che ha giocato ha fatto bene, quindi garanzie ci sono sia che giochi Ogbonna sia che tocchi a Rodriguez e poi c’è Glik che sta facendo un campionato straordinario, di conseguenza per quel che concerne la retroguardia del Toro non c’è nessun problema”.
Al Torino qualche cosa mancherà poiché Brighi e Birsa sono infortunati.
“Ventura riuscirà per l’ennesima volta a creare una formazione equilibrata e che incanalerà la partita sui binari che vuole lui, è un grande tecnico e anche quest’anno ha dimostrato di meritarsi la massima serie e di più non si può pretendere”.
A parte l’attacco il Napoli ha altri punti di forza che può sfruttare per sopperire a qualche debolezza che potrebbe rendere più difficoltosa la sua partita a Torino?
“Il Napoli ha un organico validissimo in tutti i reparti, forse non ha avuto una rosa così ampia da poter competere sia in campionato con la Juventus, che è fortissima e ha un organico maggiore a livello di valori, sia all’estero in Europa League, quindi anche Mazzarri ha fatto, come Ventura, più di quello che con il valore della squadra si sarebbe potuto ottenere. Il Napoli sta tenendo una media che non ha mai avuto negli ultimi anni, però purtroppo la Juve sta disputando una stagione incredibile e ha un allenatore meraviglioso al quale bisogna fare tanto di cappello”.
Il Torino si salva?
“Sicuro, a nove partite dalla fine con dieci punti di vantaggio sulla terzultima se non si salvasse sarebbe una follia solo pensarlo, facciamo pure gli scongiuri, ma è fuori discussione”.
E il Napoli riuscirà a mantenere il secondo posto?
“La vedo più dura perché nel Milan c’è entusiasmo e abbiamo visto anche nella partita dell’Italia a Malta che cosa hanno fatto El Shaarawy e Balottelli, quest’ultimo è in grandissima forma e poi il Milan essendo uscito dalla Champions ha come unico obiettivo quello di concentrarsi sul campionato e di provare a piazzarsi al secondo posto e tenterà di farlo con tutte le sue forze. Fra il Toro e il Napoli vedo molto più sfavoriti i partenopei a raggiungere i propri obiettivi”.
Parlando di lei, da qualche tempo ha appeso gli scarpini al chiodo. Cosa farà da grande?
“Ho seguito a Coverciano il corso da allenatore di base e posso allenare fino alla serie D e fare il secondo in Lega Pro e se ci sarà qualcuno che crede in me sarei contento di cimentarmi come allenatore in seconda, così potrei fare esperienza in modo anche da mettermi alla prova e vedere se ho le capacità. Se non trovassi da fare il secondo comunque mi piacerebbe poter entrare nello staff di un allenatore per le motivazioni che dicevo prima, credo che potrei dare un buon contributo e intanto valutare se sono pronto per affrontare l’esperienza da allenatore”.