.

Mazzarri: “Con L’Atalanta gara importante, ma non decisiva. I ragazzi ci tengono tanto”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri

L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani pomeriggio con l’Atalanta. Ecco che cosa ha detto:

Ci presenta l’Atalanta che segna molto e sta facendo bene in trasferta?

“E’ una realtà importante da qualche anno da quanto è arrivato Gasperini. Ha avuto un momento di flessione all’inizio quando è stata eliminata dall’Europa League altrimenti sarebbe tra le prime. Vanno a mille, pressano e corrono. L’Atalanta è forte sotto tutti i punti di vista, è in formissima  e ha solo avuto una battuta d’arresto con il Milan e per fare risultato bisognerà fare una grande gara”.

Nelle ultime quattro gare avete fatto due gol e non ne avete subito nessuno. Domani sarà una gara da giocarsi in attacco o in difesa?

“Sono scaramantico e prima o poi un gol lo subiremo, ma l’importante è segnare un gol più degli altri. La squadra sta crescendo. Abbiamo fatto tanti pareggi, ma se si fossero state vittorie, come avremmo meritato, si parlerebbe del Torino come la rivelazione del campionato comunque Siamo lì a battagliare e volgiamo fare il massimo. A volte giochiamo meglio, altre subiamo come successo a Napoli perché loro recuperavano palla immediatamente che ci ha messi in difficoltà, però, siamo stati bravi a soffrire e a non prendere gol e alla fine avremmo anche potuto segnare se Baselli e Izzo non si fossero ostacolati, se Belotti fosse stato servito da Aina o non fosse stato steso sulla trequarti. Domani sarà un’altra prova, un’altra verifica”.

Sarà uno spareggio domani?

“Dopo la gara di domani rimangono tredici giornate e poi avremo un calendario discreto, ma non penso che possa essere uno spareggio. Se vinciamo raggiungiamo l’Atalanta, se perdiamo andremo a meno sei ma ci sono anche altre squadre in mezzo. E’ una partita importante, ma non la reputo uno spareggio”.

Quali soluzioni tattiche ha pensato?

“L’Atalanta, come ogni squadra, ha una sua impronta e noi ci regoliamo anche in base all’avversario di turno. L’Atalanta utilizza il 3-4-3, ma anche il 3-4-1-2 mentre il Napoli il 4-2-3-1, sono moduli e atteggiamenti diversi. Molto volte abbiamo fatto la partita e schiacciato l’avversario. Con il Napoli comunque il possesso palla è stato equilibrato l’otto per cento in meno del loro che hanno prodotto tante occasioni da gol. L’anomalia è stata che il Napoli ha prodotto diverse nette occasioni da gol ed è stato bravo Sirigu, ma di solito noi non ne concediamo così tante. La partita non è stata come in molti l’hanno definita e tante altre squadre a Napoli hanno sofferto più di noi. Con l’Atalanta pesiamo di fare una gara diversa, ma dipenderà se l’Atalanta c’è lo concederà. Le forze sono contrapposte se pressiamo l’Atalanta e loro sono bravi ad uscire bene, altrimenti non escono dalla metà campo, ma se loro saranno più bravi a pressare noi  saremo noi che non riusciremo ad uscire. Dipenderà da cosa succederà in campo, prima non si può sapere”.

Come sta Djidji?

“Ha avuto un problema, un trauma discorsivo. E’ andato da uno specialista che deve essere operato, ma che può cercare di procrastinare a dopo la fine del campionato. Si è allenato a parte, ma martedì dovrebbe essere a disposizione  …  vedremo se sarà così”.

Quanto pesa l’assenza di Rincon?

“Per noi è un giocatore importante, ma la rosa è ben assortita e oltre a lui mi mancherà solo Djidji. L’importante è che chi va in campo dia il massimo”.

Dopo aver sistemato la difesa c’è da mettere a posto l’attacco, è questa la sua strategia?

“Sarebbe stato meglio sistemare tutto insieme . Quando un allenatore porta la squadra a fare sette-otto palle gol a partita è difficile sistemare se non si fa gol come ha detto Ancelotti. Anche con l’Udinese ci è mancato chiudere la partita, ma le occasioni ci sono state come il predominio territoriale e il possesso palla.  Facciamo fatica a fare gol e non vedo grandi soluzioni se non continuare a lavorare sulla finalizzazione e sperare che le cose cambino”.

Per questo Torino l’Atalanta è il modello da seguire? Apprezza la solidità data da Gasperini ai bergamaschi?

“Di Gasperini posso dire solo bene, qualche volta ha auto qualche incidente di percorso, ma capita di andare in realtà dov’è difficile lavorare, ma quando gli hanno permesso di lavorare bene ha dimostrato quanto vale. Credo di essere simile a lui e se vogliamo fare bene qui a Torino con parametri economici diversi dalle prime bisogna dare fiducia all’allenatore, lavorare bene in sede di mercato e sul lato tattico e organizzativo. Se si fa tutto bene con il tempo si ottengono i risultati come mi accadde alla Sampdoria, alla Reggine e al Napoli. Se si dà continuità si può sopperire al gap economico”.

Quanto importante ritiene la partita con l’Atalanta in chiave Europa League tenuto conto che pi affronterete e ultime tre della classifica e che le altre concorrenti per  avranno scontri diretti?

“E’ importante, ma non così importante come qualcuno la vuole far diventare. E’ importante se non sbaglieremo le partite successive con le squadre che hanno meno punti di noi e se ne hanno meno qualche valore in meno lo hanno. Saranno queste le partite che non dovremo sbagliare a differenza dell’anno scorso quando qualche volta sbagliammo. Se andiamo dritti per la nostra strada e facciamo punti con le squadre che in teoria o in pratica hanno valori tecnici inferiori possiamo anche recuperare quattro o cinque punti su altre squadre che hanno un calendario totalmente diverso dal nostro. Può capitare di fare tre vittorie di seguito e si fanno nove punti e non sempre tutte le altre squadre possono fare nove punti nelle tre partite, anche perché, probabilmente, non hanno tutte squadre alla portata. Noi dobbiamo pensare a fare bene domani e subito dopo dobbiamo pensare alla patita successiva comunque vada la gara di domani”.      

I suoi giocatori quanto sentono la gara con l’Atalanta?

“La sentono, secondo me la sentono . Il gruppo quest’anno  lo vedo molto coinvolto, vedo che ci tengono. Penso che domani saranno veramente attenti  e concentrati a dare il massimo. Poi è chiaro che le partite vivono di episodi e di momenti . I ragazzi ci tengono tanto di sicuro”.

Quanto sarà importante domani l’apporto del pubblico?

“L’Atalanta in casa ha pathos e qualche cosa in più. Anche domani i nostri tifosi possono darci una mano e far pendere la bilancia dalla nostra parte. Certe partite è meglio giocarle in casa. Chiedo al pubblico di darci una mano per novanta minuti, comunque vada la partita”.

Come stanno gli attaccanti esterni?

“Stanno bene, davvero (sorride, ndr). Domani vedremo chi giocherà: undici dall’inizio e altri tre subentreranno. Ho visto tutti in forma in allenamento …  poi in partita si vedrà”.

Chi fa bene una gara poi gioca la successiva, vale anche per domani?

“La gara di Napoli non mi è piaciuta molto, forse sopravvaluto la mia squadra perché volevo mettere il Napoli in difficoltà come avevamo fatto con altre squadre con il gioco veloce in uscita, ma loro non ce l’hanno permesso. Il Napoli è stato bravo a pressarci e non ci ha fatto ripartire, giocare ed è stato umile perché ci rispettava tantissimo e non ci ha permesso di fare il nostro gioco. Le poche volte che ci siamo riusciti avete visto con quale veemenza  Berenguer è stato atterrato e poi magari non è stato fischiato il fallo, ma lasciamo perdere. Con il Napoli non sono stato contento di tutti i miei giocatori, volevo un gioco più alla pari, ma si è sofferto tanto ed è stato bravo Sirigu più di tutti gli altri. Un punto a Napoli lo si prende e lo si porta a casa volentieri, sono pragmatico però tanti ragazzi non hanno giocato come altre volte, speravo che si facesse come era accaduto con l’Inter “.

Meïté dopo le due giornate di squalifica e le due panchine per scelta tecnica è pronto per tornare in campo?  

“E’ uno dei candidati. E’ pesante come struttura e dopo le due giornate di squalifica non ha ripreso subito smalto. Domani al 90 per cento gioca”.

Da qualche giorno si allena con voi Singo, che impressione le ha fatto?

“E’ da tre giorni con noi, datemi il tempo di conoscerlo. E’ un centrale elegante e molto agile. E’ bravo e sembra essere buono anche con i piedi, ma sembra un po’ leggerino. E’ alto, uno alla Koulibaly però è più esile e bisogna capire che impatto potrà avere in serie A quando marcherà Belotti in allenamento. Le prime sensazioni sono comunque buone”.