Mazzarri contro Conte, il gioco c'è anche il futuro di Walter
Filosofia di gioco simile sulla carta, almeno nel modulo, ma decisamente diversa nello svolgimento. Toro-Inter è anche, ma non solo, Walter Mazzarri contro Antonio Conte. Uno che ai tifosi granata sta simpatico come una blatta attaccata sulla pelle, anche se i suoi risultati, soprattutto con i club, parlano per lui e sono sotto gli occhi di tutti. Dove arriva, crea entusiasmo e coinvolgimento, almeno nella prima stagione, e si è visto anche all'Inter. Sei vittorie in altrettante trasferte per cominciare la stagione in Serie A sono numeri importanti, quelli che il Toro non vede mai. Ma c'è ben altro che deve preoccupare Mazzarri.
Perché giocare contro Conte per lui non è mai stato facile, ancora di più oggi che vivono situazioni opposte: il leccese a Milano ha aperto una nuova era, sa di avere mezzi, anche economici per puntare in alto. Ma soprattutto sa di avere il futuro garantito, con i fatti. Mazzarri no, perché quel famoso rinnovo del quale anche Cairo parla da mesi in realtà non è mai arrivato e nessuno sa quando ma soprattutto se verrà firmato. La società gli chiede punti e una vittoria di prestigio, i tifosi gli chiedono soprattutto coraggio, quello che fino ad oggi non si è mai visto. Sarà la sera buona?