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Mazzarri: "Dobbiamo crescere e dimostrare di avere un'anima. Domani siamo convinti di fare una buona gara"

di Alex Bembi
Fonte: Alex Bembi

Il tecnico del Torino Walter Mazzarri ha presentato nel ventre dello stadio Olimpico Grande Torino, il match di domani contro il Verona. Ecco le sue risposte alle domande dei cronisti intervenuti: “Il derby? Lo avete sottolineato anche voi media che abbiamo disputato una buona partita, con occasioni importanti. Ci brucia di aver perso per un dettaglio, un particolare che fa la differenza. Loro han fatto gol, noi no. Come dissi a fine gara, avrei voluto anche io negli ultimi minuti un po’ di forcing in più, per mettere in apprensione la Juve. Invece abbiamo cercato di entrare in una difesa che non concede nulla a nessuno col giro palla. Avremmo dovuto andare a fare un gioco meno manovrato, meno bello, ma più utile. Creare pressione dentro la loro area di rigore, una cosa che cerco di insegnare ai miei ragazzi da quando sono arrivato. Comunque ci è mancato solo il guizzo contro una squadra che concede nulla a nessuno. Forse siamo quelli che li hanno impensieriti di più negli ultimi tempi. Il derby è stata una partita di grande adrenalina, di grande attenzione tattica da entrambe le parti: era come una partita di Champions League. Se andiamo a guardare il gioco, abbiamo avuto tre occasioni pulite e se si guarda al valore dell’avversario non sono poche. Adesso però guardiamo avanti: in settimana abbiamo lavorato per proiettare la mente al Verona, anche se dopo un derby così non è facile.

Domani sarà la mia settima gara con il Toro e non ho altra strada che parlare con i miei e indicare l’unica strada possibile: non pensare al futuro, ma pensare gara per gara come fosse una finale. Gli scaligeri negli ultimi tempi hanno fatto buoni risultati e buone gare, anche quando hanno perso. Andremo lì convinti di fare un’ottima gara, ma le somme le tireremo alla fine. Dobbiamo crescere, far vedere che siamo una squadra con un’anima. Ci manca un po’ di follia in avanti? Dovremmo interpretare un po’ meglio le partite, ma se una squadra crede nel proprio tecnico il processo di adattamento migliorerà.

Baselli? Scusate ma faccio fatica a parlare dei singoli. I giocatori hanno alti e bassi, è normale. Noi allenatori dobbiamo parlare con loro per farli rendere al meglio e così ho fatto. Questo conta. La formazione la vedrete domani, non do vantaggi agli avversari. Niang? Da lui mi aspetto sempre di più. Ljajic? I ragazzi che alleno devono incarnare lo spirito dell’allenatore. In questo caso di giocare nelle due fasi in un certo modo. Ci sono giocatori che capiscono prima cosa voglio, altri dopo. Credo che Adem adesso lo abbia capito, se incarnerà meglio lo spirito che chiedo allora giocherà. Non ho preconcetti verso nessuno.

Molinaro? L’infortunio sarà abbastanza lungo e mi dispiace tantissimo per il ragazzo. Anche Edera e Bonifazi hanno dei problemi (il difensore ha un problema muscolare, mentre Edera un trauma contusivo a collo del piede sinistro) e mi spiace perché perderanno forse lo stage con la nazionale. Ci tenevo potessero andare e fare bene. Giocherà Barreca giocherà adesso? È possibile. Anche se credo che non abbia i 90’ nelle gambe. Ha fatto progressi comunque. Deve lavorare e migliorare in fase difensiva, ma ci sta lavorando. Se giocherà potrà dimostrare di meritare di giocare anche in futuro. Vale per lui come per tutti gli altri.

Quando scelgo la formazione guardo tutto: faccio le scelte a 360 gradi. Nel calcio dico ai miei che ci vogliono testa, gambe e organizzazione. Più conosciamo i codici, più avremo vantaggi. Domani dobbiamo andare lì tenendo presente questi aspetti e farlo quanto più a lungo possibile.

Lyanco? L’ho visto in partitella giovedì, era la prima per lui dopo l’infortunio. Contro il Cuneo ha fatto bene anche se la squadra avversaria non ci ha impegnato tantissimo in fase difensiva. Lui comunque sta bene, solo che non ha ancora acquisito tutti i codici per l’organizzazione difensiva. Però fisicamente l’ho visto bene”.


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