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Mazzarri è stato confermato, ma almeno ora resusciti questo Toro

di M. V.

La rassegnazione che ha colpito i tifosi del Torino è di quelle ai limiti del catastrofismo. Avviene più spesso nell'ambiente granata rispetto a tanti altri un cambiamento tanto radicale quanto improvviso dell'umore, ma ora c'è da comprenderli maggiormente, i risultati non arrivano e non v'è alcun cenno di ripresa, una vittoria praticamente regalata dagli avversari (decantata in modo strumentale) nelle ultime otto partite e l'assenza quasi totale di un'idea di impostazione di gioco. Eppure, per quanto la cosa appaia assurda, nulla è totalmente perduto: il calendario offre ora quattro partite, in condizioni normali, assolutamente alla portata, contro Genoa, Fiorentina, Verona e Spal, un eventuale bottino pieno rappresenterebbe non solo un'occasione di definitiva ripresa ma anche un mezzo potentissimo per accorciare su una classifica che non ancora corre in modo troppo lineare. Un banco di prova per Mazzarri, un esame vero e proprio, considerando che nell'ultima stagione il Torino perdeva proprio contro queste squadre. Sarà dura, ma siamo certi che il tifo granata speri all'unanimità che il tecnico riesca a superarlo a pieni voti.


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