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Mazzarri tra i dubbi su chi schierare e la voglia di battere l’Inter

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri

Quasi mezza squadra, chi per un motivo e chi per un altro, non offre in questo momento al mister totali garanzie di poter rendere al massimo. Sei giocatori non sono stati convocati. Niang perché ha rimediato in allenamento una pallonata sul volto e l’oculista gli ha prescritto tre giorni di riposo e in più è sul mercato. Baselli non ha ancora recuperato del tutto dal trauma distorsivo al ginocchio destro. Parigini per uno stato febbrile. Lyanco è sì tornato dal Brasile, ma è ancora alle prese con il recupero dall’operazione fatta per risolvere il trauma contusivo/distorsivo al piede sinistro che lo tormenta dal ventotto febbraio scorso. Aramu per scelta tecnica e Damascan perché dirottato alla Primavera. Come se non bastasse gli ultimi giocatori approdati in granata, Soriano, Zaza, Ola Aina e Djidji non hanno una forma ottimale come hanno evidenziato i test fisici fatti in settimana e lo stesso discorso vale per chi è reduce dal Mondiale, Ansaldi, Ljajic e Lukic, con Ljajic che per di più e anche lui sul mercato. In più De Silvestri, Izzo ed Edera in settimana hanno svolto programmi personalizzati prima di potersi aggregare ai compagni poiché avevano da smaltire acciacchi vari: De Silvestri per la contusione costale all’emitorace destro rimediata durante la partita con la Roma che lo aveva costretto ad uscire dal campo anzitempo; Izzo per il trauma distorsivo alla caviglia sinistra accadutogli sempre nel finale della gara con i giallorossi; Edera per un affaticamento muscolare alla coscia sinistra che gli aveva negato la convocazione per la scorsa partita.

Stante un tale “bollettino di guerra” Mazzarri è ben poco invidiabile perché deve scegliere chi mandare in campo e si trova nella morsa di aver perso la scorsa partita con la Roma, pur avendo tenuto testa ai giallorossi e con un rigore negato per il fallo subito da Falque in area, e la voglia di battere l’Inter acuita dalla rivalità con Spalletti e dai i suoi trascorsi in nerazzurro. Inter che a sua volta arriva dalla sconfitta in trasferta con il Sassuolo e che ha già l’obbligo di non perdere altri punti per strada per non veder fin da subito un distacco eccessivo con la testa della classifica.

Se in difesa non ci sono dubbi, infatti, in porta ci sarà Sirigu e a fargli da barriera protettiva Izzo, N’Koulou e Moretti e a centrocampo e in attacco che sorgono. Molto probabilmente Mazzarri opterà per De Silvestri, Meïté, Rincon, Soriano e Ansaldi in mediana e Falque e Belotti in attacco. Alternative comunque ci sono. Ola Aina, che nella scorsa partita ha sostituito De Silvestri dal minuto venticinque, può giocare anche come mezzala e essere posizionato fra De Silvestri e Rincon o anche fra Rincon e Ansaldi. Un’altra opzione potrebbe essere far giocare Ansaldi mezzala e Berenguer, come già con la Roma, sulla fascia sinistra, ma potrebbe essere anche scelto Ola Aina come esterno di centrocampo. Tutte queste soluzioni potrebbero essere adottate nel caso Mazzarri decida di non schierare Sorano fin dal primo minuto. Volendo il mister granata potrebbe anche cambiare modulo e adottare il 3-4-2-1 o il 3-4-1-2 con Ljajic e Falque alle spalle di Belotti o comunque il serbo, autore del gol vittoria nella gara del girone di ritorno lo scorso anno, a fare il trequartista e Falque in posizione più avanzata facendo così a meno di un centrocampista, questa soluzione è, però, semmai più probabile a partita in corso.

In caso di sconfitta è l’Inter che ha da perdere di più, ma anche il Torino non si ritroverebbe in una buona situazione se dopo le prime due partite si ritrovasse con zero punti in classifica, avrebbe sicuramente delle attenuanti, ma nella prossima gara con la Spal in casa si troverebbe sulle spalle la pressione di vincere a tutti i costi perché, anche se non viene affermato pubblicamente, l’obiettivo stagionale è ottenere un posto in Europa League e il passato insegna che ogni punto è prezioso. Iniziare il campionato in salita potrebbe diventare un pericoloso tarlo.