Meglio procedere verso la salvezza a passettini o caricare da Toro?
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Domenica sera il Torino terminata la partita con la Lazio non dovrà trovarsi per l’ennesima volta a commentare dicendo “abbiamo creato molte occasioni, siamo stati noi che per quasi tutta la partita abbiamo prodotto gioco, peccato che sia mancato il gol”. Che serve creare occasioni che o svaniscono nei pressi dell’area avversaria o perché la palla finisce fuori più o meno lontana dai montanti? Poco o per essere più realisti nulla. Che senso ha produrre gioco se poi non si concretizza? Analoga risposta poco, anche perché è tutto da stabilirsi quanto sia positivo il valore del gioco fine a se stesso o sterile che dir si voglia, c’è il rischio che sia solo un tener la palla fra i piedi, ma questo non è il gioco del calcio.
La Lazio ieri sera ha liquidato lo Stoccarda vincendo tre a uno e chiudendo di fatto la partita dopo otto minuti con una doppietta di Kozak realizzata al sesto e all’ottavo, e capitalizzando al massimo la vittoria dell’andata per due a zero in terra tedesca. Nulla è poi servito che lo Stoccarda accorciasse le distanze nel secondo tempo al diciottesimo con Hajnal, anche perché negli ultimi minuti della gara ci ha pensato ancora Kozak a ribadire che la Lazio c’era firmando così una tripletta. I biancocelesti hanno sicuramente speso delle energie in questa gara di Europa League, ma contare sul fatto che domenica sera saranno stanchi è poco lungimirante, sicuramente un po’ ne risentiranno, però a controbilanciare l’eventuale affaticamento muscolare di qualche giocatore ci sarà la legittima gioia per aver passato il turno in Europa e la voglia di cancellare la sconfitta per due a zero di domenica scorsa con la Fiorentina, sommata al fatto che la squadra di Petkovic è quinta a pari punti con l’Inter (47) e che Fiorentina e Milan la precedono solo di una e quattro lunghezze, quindi non solo è in piena corsa per aggiudicarsi un posto utile per l’Europa League, ma persino l’accedere alla Champions è possibile. Hernanes è squalificato e Klose non è disponibile per infortunio, che con dieci e otto gol realizzati sono i calciatori biancocelesti più prolifici, ma non bisogna dimenticare che Petkovic ha a disposizione calciatori del calibro e dell’esperienza di Floccari e Mauri che ne hanno realizzati sette, quattro e tre, e poi c’è Candreva a quota quattro, senza scordarsi che finora in campionato Kozak non ha mai segnato però in Europa League è il cannoniere con otto reti in dieci partite, senza contare le due messe a segno nei preliminari.
Il Torino dovrà valutare attentamente se adottare, come spesso accade soprattutto nelle partite in casa, la tattica di provare a fare il possesso palla attendendo il momento propizio per partire sfruttando le giocate sulle fasce di Cerci, rientrante dalla squalifica, e di quelle di Santana o Birsa piuttosto che non Stevanovic, ma vedere in campo il serbo dall’inizio sarebbe molto più che una sorpresa, è più logico pensare che semmai Ventura possa utilizzare come esterno sinistro lo sloveno. Per quel che riguarda le punte di ruolo chissà se il mister sta pensando di ritornare alla coppia Barreto-Meggiorini vista con il Pescara e l’Inter, squadre che come la Lazio, anche se quest’ultima un po’ meno, giocano a viso aperto. Duo utilizzato in quelle due occasioni però in trasferta, che male non aveva fatto, ma che in casa con la Sampdoria e nuovamente in trasferta con l’Udinese non aveva convinto del tutto, infatti poi non è più stato riproposto dal primo minuto e solo con il Parma non è stato possibile farlo perché Meggiorini era squalificato. Oppure Ventura continuerà a insistere con l’accoppiata Bianchi-Barreto vista ultimamente e che non ha gli stessi automatismi nelle giocate che servono per esprimere al meglio la concezione del calcio del mister. Decisamente più improbabile che l’allenatore granata giochi dal primo minuto la carta Jonathas affiancandolo o a Barreto o a Bianchi o a Meggiorini, l’ex del Pescara è stato sì utilizzato nei minuti finali fin dal suo arrivo in granata a gennaio, prima che dovesse fermarsi a causa di un piccolo infortunio, ma qualche dubbio persiste sul fatto che Ventura lo ritenga già pronto per farlo partire da titolare. Se così fosse vorrebbe dire che ha appreso appieno le conoscenze che il mister ritiene indispensabili alla sua visione del gioco o che due degli altri attaccanti sono in condizioni fisiche non ritenute sufficientemente idonee per affrontare la Lazio e giocoforza si deve ricorrere a lui se non si vuole cambiare modulo.
Certo che sarebbe interessante vedere se i granata sono in grado domenica sera di partire subito a razzo, pressando la Lazio in modo da far capire che hanno la determinazione per andare a prendersi al più presto quei famosi otto punti, garanzia assoluta della permanenza in serie A. Attendere il possibile calo fisico della Lazio nella parte finale della gara potrebbe alla fine risultare vincente o quanto meno far conquistare il punticino che serve comunque a smuovere la classifica, ma un conto è procedere da lumachina tutto un altro è caricare da Toro.