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Meno di una settimana al gong: Cairo e Vagnati al lavoro tra Pellegri e Verdi

di Emanuele Pastorella

Meno di una settimana al gong finale alle trattative, ma per il direttore tecnico Davide Vagnati c’è ancora tantissimo lavoro da fare. Sia in entrata, con Fares unico colpo piazzato e già in infermeria fino al termine della stagione, sia in uscita, perché tra gli esuberi non figura soltanto Rincon ceduto alla Sampdoria. E, da una parte e dall’altra, già in queste ore si punta ad accelerare, anche perché lunedì prossimo alle ore 20 si chiuderà la finestra invernale di calciomercato. La trattativa per Pietro Pellegri è ormai alle battute finali: il Milan non lo riscatterà, ma il Monaco ha aperto al nuovo prestito e l’attaccante è atteso sotto la Mole a stretto giro di posta. Vanno ancora discussi alcuni dettagli della formula, al momento si va verso il prestito semestrale da parte del club monegasco. A giugno, poi, si discuterà dell’eventuale rinnovo, intanto Pellegri si appresta ad abbracciare papà Marco, team manager granata, e Ivan Juric, l’allenatore che lo lanciò in serie A. Per Daniele Baselli, invece, sta per cominciare l’avventura in Sardegna, con il centrocampista che si accaserà al Cagliari e permetterà al presidente Cairo di risparmiare sui sei mesi di contratto che ancora gli rimanevano con il club di via Arcivescovado.

Altre uscite

Queste le due operazioni ormai prossime alla conclusione, ma Vagnati deve trovare una sistemazione ad altri giocatori finiti ai margini del progetto Juric. Il primo, Simone Verdi, può finire alla Salernitana: nelle ultime ore si sono infittiti i contatti tra le parti, il fantasista si trasferirà tra i granata campani. Simone Zaza continua ad avere pochi estimatori e sarà complicato piazzarlo, anche se tra Genoa e Bologna potrebbero aprirsi dei canali, mentre lo scambio Izzo-Walukiewicz è in salita: il granata ha accettato di tornare da Walter Mazzarri, ma le condizioni fisiche del polacco rossoblu non convincono appieno la dirigenza del Toro. Il classe 2000 è fermo dallo scorso settembre per un problema all’anca che lo ha costretto a finire sotto i ferri a novembre, ma ancora oggi non si conoscono con esattezza i tempi di recupero.