Mentalità vincente: il Torino dimostri di averla a iniziare dal Sassuolo
Fonte: Elena Rossin
Tre partite di cui due alla portata, quelle con Sassuolo ed Empoli, e poi se il Torino avrà conquistato sei punti e la Lazio altrettanti, con Cagliari e Bologna, e se i biancocelesti non avranno già la certezza dell’Europa League data dalla vittoria della Coppa Italia nell’ultima partita di campionato la squadra di Mazzarri e quella di Simone Inzaghi si contenderanno l’ultimo posto utile, che passa per i turni preliminari, proprio dell’Europa League. Molto più difficile che si contendano quello per la Champions o che sia il Torino, che ha due punti in più della Lazio, a lottare per ottenerlo perché questo scenario si verificherebbe solo se l’Atalanta, che oggi ha cinque punti in più del Torino, il Milan e la Roma, che ne hanno due in più, perdessero le prossime due partite, i nerazzurri con Genoa e Juventus, i rossoneri con Fiorentina e Frosinone e i giallorossi con Juventus e Sassuolo.
Il Sassuolo è aritmeticamente salvo avendo dieci punti in più dell’Empoli terz’ultimo, è al decimo posto insieme alla Spal e ha quindici punti in meno del Torino. Oggettivante i neroverdi sono una squadra con un potenziale tecnico minore di quello del Torino, quindi Belotti & company devono vincere oltretutto giocheranno in casa e avranno il sostegno dei propri tifosi che accorreranno in massa allo stadio rinunciando al pranzo della domenica visto che il fischio d’inizio sarà alle 12,30. E’, infatti, previsto il tutto esaurito poiché sono stati venduti già diecimila biglietti che sommati agli undicimila abbonati fanno sì che non restino più molti posti disponibili al Grande Torino Olimpico.
Battere il Sassuolo e poi l’Empoli, che è a un passo dalla serie B e se anche ha grandi motivazioni il Torino non ne ha meno poiché sta lottando per un posto in Europa, per i granata significherebbe aver acquisito la mentalità vincente che finora non sempre hanno dimostrato di avere. A prescindere dagli errori arbitrali, oggi il Torino potrebbe avere una classifica ancora superiore se non avesse, in ordine cronologico, pareggiato con l’Udinese, con il Bologna, con la Fiorentina, perso con il Parma, pareggiato con il Cagliari, con il Sassuolo, con la Spal, perso con il Bologna, pareggiato con la Fiorentina, con il Parma e con il Cagliari. Obiettivamente qualche punto in più dei nove ottenuti in queste undici partite la squadra di Mazzarri poteva conquistarli. Discorsi su quanto sia difficile affrontare squadre come il Sassuolo o l’Empoli non hanno senso per chi compete per traguardi europei perché chi è consapevole dei propri mezzi ed è determinato a raggiungere gli obiettivi rispetta l’avversario più debole, ma lo batte. Sul bel gioco si può soprassedere quando si è a un passo dal tagliare il traguardo, non sulla mentalità vincente. Con Sassuolo ed Empoli, ma anche poi con la Lazio prima di tutto si deve segnare e poi non subire gol. Belotti non si sacrifici in copertura a quello ci devono pensare gli altri dieci compagni mentre lui deve concentrarsi sul fare gol, il concetto non è di chi scrive ma di Paolo Pulici (https://www.torinogranata.it/primo-piano/esclusiva-tg-pulici-se-si-va-in-campo-con-la-mentalita-toro-si-riesce-a-vincere-con-la-juve-88579) uno che i gol li faceva alle ultime in classifica e alle prime e con il Torino ha vinto uno scudetto. Lui e i suoi compagni la mentalità vincete l’avevano eccome.