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Mercato: bandire le indecisioni e non aspettare le mosse altrui

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Con Montella che è stato esonerato dalla Fiorentina ecco che ripartono le voci sull’eventualità che Ventura possa essere attirato da proposte, ma ci sono?, da parte di altri club. In più Sarri non ha ancora firmato con il Napoli, Gasperini sembra saldo sulla panchina del Genoa, ma chissà, così come Garcia con la Roma, e c’è sempre l’incognita Milan con l’ingresso in società di Bee, anche se Mihajlovic avrebbe già firmato l’accordo, un biennale con opzione per il terzo anno a circa 2,5 milioni di euro a stagione più bonus, e ci sono state smentite sul non gradimento del tecnico da parte dell’imprenditore thailandese. Tanto più che in circolazione ci sono allenatori del calibro di Spalletti, Prandelli, Donadoni, oggi alle dodici scade il termine per l’offerta di acquisto del Parma, Mazzarri, Ranieri, Guidolin, senza dimenticare Lippi e Ancelotti, anche se quest’ultimo dopo l’intervento sta pensando a ristabilirsi e dovrebbe prendersi un anno sabbatico. Il Torino ha già chiarito che il rapporto con Ventura prosegue, ma si sa che è impossibile fermare indiscrezioni, rumor e quant’altro perché nel calcio, in linea generale, quello che è certo può cambiare da un momento all’altro.

 

Il Torino deve adottare una condotta che sia improntata a una grande decisione sul mercato, solo così, darà la certezza di non navigare a vista e attendere le mosse altrui prima di effettuare le proprie. E’ comprensibile che prima si venda e poi si acquisti, però senza farsi sfuggire quelli che sono gli obiettivi primari altrimenti la campagna per rafforzare la squadra rischia di partire già in salita. Oltretutto il club granata deve intervenire in ogni reparto a partire da quello difensivo, che finora aveva dato le maggiori certezze, questo proprio perché i giocatori più concupiti da altre società sono difensori. Darmian sempre più vicino al Bayern Monaco che non disdegnerebbe anche Glik e Maksimovic e Peres nel mirino di più di un club straniero, ma anche di qualche italiano. A centrocampo vanno aumentati qualità e peso specifico e sarebbero insufficienti le conferme di El Kaddouri, in prestito dal Napoli, e di Benassi, dovrà essere risolta la comproprietà con l’Inter, e in attacco Quagliarella e Maxi Lopez sono certezze, ma c’è la necessità di avere valide alternative in modo che il reparto non dipenda solo o quasi da questi due giocatori.

 

Le buone intenzioni del presidente Cairo di non procrastinare le cessioni eccellenti oltre il trenta giugno devono andare di pari passo con la ferrea volontà di effettuare i nuovi acquisti subito, senza attendere che siano già entrati i soldi di chi é stato venduto. Valdifiori, Ekdal, Defrel, Zapata, Cigarini, Avelar, fra i più gettonati a vestire la maglia granata, non interessano solo al Torino e la concorrenza va battuta sul tempo, il trenta giugno potrebbe essere tardi per aggiudicarseli poiché già finiti in altri club. Questi giocatori hanno costi tutto sommato accettabili per una società che ha come obiettivo la parte sinistra della classifica e possibilmente anche lottare con assoluta convinzione per un posto utile nell'Europa League 2016-2017, tenendo in piedi la doppia opportunità di arrivarci tramite il campionato e Coppa Italia.
È più che giusto che Cairo e Petrachi in sede di trattativa per aggiudicarsi i giocatori che sono ritenuti idonei al progetto provino a risparmiare qualche soldino, ma sarebbe inaccettabile che si vedano sfuggire obiettivi per una differenza abbastanza bassa fra domanda e offerta, sia sul costo del cartellino sia sull'ingaggio, per poi magari sentirsi dire che non erano i giocatori che la società aveva nel mirino.
Il Torino é a un passo dal fare il salto di qualità, farsi sfuggire l'occasione non é fra le opzioni contemplabili.