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Mihajlovic: “Belotti va tutelato di più, gli fischiano tanti falli contro”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha presentato in conferenza stampa la partita con il Crotone ecco che cosa ha detto:

Proseguiranno gli esperimenti di modulo?
"I moduli sono importanti fino ad un certo punto, conta l'atteggiamento e lo spirito che la squadra mette in campo. Siamo poliedrici e stiamo lavorando su tre moduli 4-3-3, 4-3-1-2, 4-2-3-1 vedremo domani quali usare e poi ci potranno essere delle variazioni a gara in corso. Dobbiamo subire meno gol, ma sono convinto che ci riusciremo".

Il Torino è all'altezza del Crotone?
"La squadra sta attraversando un buon momento fisico e mentale e la vittoria a Cagliari ci ha dato morale, ma se domani non vinceremo la vittoria a Cagliari non avrà un senso. Non sarà facile perché il Crotone è motivato a salvarsi, stanno bene e verranno qui con la bava alla bocca per fare risultato. Anche noi abbiamo motivazioni: fare punti, fare gol e prenderne meno. Il Crotone ha spesso perso partite in modo sfortunato negli ultimi minuti. Dovremo avere le loro stesse motivazioni, non basta la qualità e l'Inter ne sa qualche cosa, solo così la nostra qualità superiore farà la differenza. Mi interessa domani l'atteggiamento dei miei e le motivazioni così avremo molte possibilità di vincere".

Il Torino ha segnato molto su calci piazzati, avete nuove armi rispetto a inizio stagione?
"Culo (ride, ndr). E' questione di concentrazione, di voglia. Abbiamo anche subito molti gol su palle inattive e adesso meno. Speriamo di non doverne più parlare e fare bene. Prepariamo le partite sulle palle inattive a favore e contro in modo da far esprimere i giocatori al maglio".

Quali sono le sue impressioni su Milinkovic-Savic?
"E' un portiere che riempie la pota, è 2,02 metri e oltre cento chili. Sicuramente si applica e ha grandi margini di crescita. Ringrazio la società per il fatto che lui e Lyanco siano già arrivati, così possono ambientarsi in vista del prossimo campionato. Ha grande personalità, vedremo in questi due mesi quanto migliorerà e poi decideremo".

Belotti subisce più falli di tutti e ne fa tanti. Da cosa dipende?
"Belotti dovrebbe essere più protetto, ha un suo modo di giocare e per questo è amato dai tifosi del Toro e da tutti quelli che amano il campo. Succedeva lo stesso con Okaka: era così grosso che quando gli altri gli andavano addosso cadevano e poi l'arbitro fischiava fallo contro. Lui deve essere bravo e se lo menano è perché sta facendo bene. Per fortuna non ci sono difensori come una volta, come me, perché gli farebbero cose peggiori. Subisce falli e li fa, ma dovrebbero fischiare di più a suo favore. Non è tutelato nella maniera giusta".

Acquah è squalificato, questo le ha fatto preparare diversamente la gara?
"Acquah ha caratteristiche differenti dagli altri giocatori, ma questo non cambierà il nostro modo di giocare. Semmai c'è da decidere se ci saranno due o tre centrocampisti".

Carlao sarà ancora titolare?
"Ha giocato 60 minuti e se non succederà nulla d'imprevisto penso che giocherà nelle prossime partite, anche per capire se potrà essere utile in futuro".

Ha parlato con Hart del suo futuro?
"Tutti noi vorremmo che rimanesse, ma anche lui sa che noi non possiamo comprarlo e dipenderà dal City il rinnovo del prestito. E' una situazione che andrà risolta il più presto possibile, si dovrà vedere se il City rinnoverà il prestito e se lui vorrà rimanere da noi. E' una questione fra lui, la società e il City".

E' soddisfatto del momento e di quanto sta facendo la società? Il prossimo anno si potrà fare di più?
"Come ho detto stiamo attraversano un buon momento di forma fisica e mentale, sono rimaste sette partite e abbiamo l'obiettivo fare più punti possibili, scalare la classifica, fare tanti gol, subirne meno. Sarebbe bello se alla fine facessimo più gol della Juve e il "Gallo" fosse il capocannoniere e se non prendessimo più gol. Per l'anno prossimo se rimarranno i giocatori forti e se la campagna acquisti sarà di livello potremo fare bene".

Dice se, perché?
"Io sto benissimo qui e vorrei rimanere a lungo, ma nel calcio non si sa mai se facessi male di qui alla fine, come già è accaduto, potrebbe succedere di tutto. Un giorno si è un fenomeno e un altro si è un mezzo allenatore".

I cinesi si sono rifatti vivi con lei?
"No, non ho detto con secondi fini. Prima ho solo fatto un ragionamento. Sto bene con i tifosi e con i miei giocatori solo Piero va cambiato (battuta sull'addetto stampa, ndr). Bisogna essere sempre un uomo, è questo che conta e per me è la cosa più importante".

Facendo un bilancio tra infortuni e cambi di moduli, si può andare oltre il prossimo anno?
"Ho risposto prima, non ricominceremo da capo l'anno prossimo perché dovremo aggiungere sulla base che già c'è. E' sempre positivo quando la società si muove in anticipo e si ha una politica chiara, vanno bene i giovani bravi, ma ci vuole il giusto mix fra giovani ed esperti. L'obiettivo è sempre migliorarci, adesso chiudiamo al meglio e poi dopo penseremo e valuteremo".

Il 25 maggio ci sarà l'inaugurazione del Filadelfia: ci sarete lei e la squadra?
"E' un obbligo morale esserci, se ci invitano ci saremo".

Davide Nicola è un ex, c’è una sua foto alla Sisport, questo cambia qualche cosa?
“Come allenatore non lo conosco bene, ma credo sia un tecnico preparato perché non era facile allenare il Crotone appena salito in serie A. Il Crotone merita di essere tornato in corsa per la salvezza, si vede che è un allenatore di carattere. Lo rispetto molto. Però i punti per la salvezza dovranno cercarseli da altre parti”.