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Mihajlovic: “Ci mancano dei giocatori, ne servono almeno tre”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

L’allenatore del Torino Sinisa Mihajlovic al termine dell’amichevole vinta con l’Hull City ha fatto il punto sul ritiro e ha parlato dei rinforzi che servono alla squadra.

Un bilancio del ritiro in Austria.

“Il bilancio è positivo, peccato, però, per gli infortuni di Zappacosta e Baselli, spero che quello di Daniele non sia niente di grave, ma per quello di Davide temo che si sia stirato, comunque vedremo. Qui in Austria abbiamo incontrato tre squadre, due della serie A tedesca e una di quella inglese e non siamo stati secondi a nessuno, anzi, abbiamo fatto bene: due vittorie e un pareggio. Ci siamo allenati per quanto abbiamo potuto, si va avanti e attendiamo pronti le gare che contano, la prima in Coppa Italia e poi il campionato”.

Nella crescita del Torino che cosa l’ha soddisfatta di più e in che cosa la squadra deve ancora migliorare?

“Mi è piaciuto soprattutto il pressing e il recupero immediato della palla, è quello che stiamo cercando di fare e provare in ogni allenamento e in ogni partita. E’ fondamentale questo per noi, parlando con i ragazzi mi hanno detto che nei cinque anni precedenti avevano lavorato in maniera differente, perché l’allenatore precedente voleva da loro cose differenti da quelle che voglio io. Ci vuole un po’ di pazienza e c’è tanto lavoro da fare, loro si stanno applicando e stanno facendo abbastanza bene, ma c’è da migliorare molto, anche se vedo che in campo cercano di fare quello che proviamo in allenamento e in più di un’occasione ci stanno riuscendo. Questa è la strada giusta. Domiamo migliorare nel gioco, nel possesso palla, nel cercare la profondità, nel creare occasioni da gol. Iago Falque è da cinque, quasi sei mesi che non gioca e si vede che è fuori condizione. A centrocampo non abbiamo mai avuto i titolari e anche in difesa ci mancano i giocatori. Non abbiamo mai disputato una partita con gli uomini al completo o con almeno otto-nove titolari. Ci sono mancati sempre dei giocatori, ma visto le partite che abbiamo disputato e che abbiamo sempre pareggiato o vinto è incoraggiante, però, sicuramente dobbiamo migliorare su tante cose”.

E’ arrivato Tachtsidis, può dare un giudizio su di lui al di là di come ha giocato oggi nella ripresa con l’Hull City?

“E’ presto per dare giudizi, l’abbiamo preso perché ci serve un centrocampista davanti alla difesa e lui aveva già giocato nel Torino. E’ un giocatore importante, però, ci serve un altro giocatore sicuramente. Vedremo chi si riuscirà a prendere. Ci manca anche un difensore centrale, uno veloce in marcatura e alcuni altri. Considerando la situazione dei terzini, Avelar non so quando recupererà, Molinaro è fuori, Zappacosta si è stirato e abbiamo Bruno Peres, ma con lui bisogna lavorare tanto in fase difensiva perché … Abbiamo un po’ di difficoltà in difesa e cercheremo con il lavoro e con qualche innesto importante di sopperire a questi difetti”.

Quando parla di un uomo in mezzo al campo intende un regista o una mezzala?

“Un regista, un altro. Vediamo chi si riuscirà a prendere. Ci sono dei giocatori che dovranno andare via e ho detto ai ragazzi che queste partite servono a loro anche per mettersi in mostra e io dalla prossima settimana, quando si torna a Torino, parlerò con ognuno di loro e dirò chi mi ha soddisfatto e chi, purtroppo, dovrà cercare di andare altrove. E’ giusto e rispettoso nei confronti dei giocatori che io sia onesto, anche se sentirsi dire certe cose sul momento può fare male. Io sono abituato a dire sempre le cose come stanno, quindi, a ognuno dirò che cosa mi aspetto da lui e chi mi ha accontentato e chi no”.

Lukic come deve essere considerato?

“E’ un ’96 per cui si può dire che può ricoprire tutti e tre i ruoli a centrocampo, ma è ancora acerbo. E’ un giocatore che, magari, fra sei mesi potrà diventare attendibile, ma adesso non è ancora pronto. Si vede che ha qualità e personalità, però, ha bisogno di crescere tanto perché il campionato italiano è sicuramente molto, molto più difficile di quello serbo. Ha bisogno di tempo per crescere. Essendo un 96’ non rientra nella lista dei 25 ed è giusto che sia stato preso in modo che lo possiamo fare crescere e poi vedremo che cosa accadrà. Non è sicuramente un giocatore che è pronto subito”.

Al termine del ritiro di Bormio disse che Boyè l’aveva impressionata positivamente, è sempre della stessa idea?

“In Valtellina avevamo giocato con squadre meno forti e poi è salito il livello. Boyè è un giocatore importante, che dà sempre il massimo, che dà garanzie e può fare sicuramente la prima punta, ma lo abbiamo utilizzato anche come attaccante esterno sia a destra sia a sinistra. Per lui ci sono più soluzioni e fisicamente è forte, ma come tutti deve migliorare perché fa alcune cose che non mi piacciono e stiamo lavorando su questi aspetti. Boyè è un giocatore che sicuramente può essere utilizzato”.

Nelle tre amichevoli qui in Austria ha utilizzato tre portieri diversi, le gerarchie sono immutate oppure ha cambiato idea?

“Avevo detto loro all’inizio che avrei dato a tutti e tre la possibilità di mettersi in mostra in modo da farmi vedere quello che sanno fare e che poi alla fine avrei fatto le mie valutazioni e preso delle decisioni. Io le idee ben chiare le ho, ma voglio dirle prima ai giocatori e poi, magari, ne parlerò anche con voi giornalisti”.


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