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Mihajlovic: “Con il Crotone non abbiamo vinto solo per colpa nostra”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha commentato il pareggio con il Crotone. Ecco che cosa ha detto:

Per il numero di occasioni da gol che ha avuto il Torino ci voleva non solo una vittoria, ma anche una goleada, invece, è arrivato un pareggio. Deluso, arrabbiato o comunque non troppo amareggiato?

“Sicuramente c’è molto rammarico perché questa partita non l’abbiamo vinta solo per colpa nostra. La prestazione c’è stata, ma abbiamo buttato via due punti. Mi dispiace moltissimo pareggiare partite del genere perché abbiamo avuto almeno dieci-dodici palle gol, tra i nostri errori davanti al portiere e le parate di Cordaz siamo riusciti a segnare solo nel secondo tempo e su rigore, che era anche molto dubbio. Quando c’è l’occasione bisogna sfruttarla e, invece, c’è mancata la cattiveria di fare gol. Continuiamo a subire gol assurdi, ci sarebbe stato stretto anche il tre a zero e ci siamo ritrovati con l’uno a uno. E’ andata così”.

Sul piano del gioco la squadra cresce in prospettiva futura, ma pagate le occasioni degli avversari. Che cosa pensa di Hart? Nell’ultimo periodo nelle uscite non sta facendo la differenza come ci si aspetterebbe da un portiere del suo calibro.

“Qualche responsabilità su alcuni gol ce l’ha, ma è normale perché quando sbaglia il portiere lo vedono tutti. Oggi, se guardiamo bene, Barreca non ha marcato a dovere sul colpo di testa, Hart è uscito a vuoto e Carlão si è fatto anticipare. Abbiamo preso veramente un gol da polli. Hart con il Crotone non ha fatto neppure una parata quindi … Sinceramente oggi mi aspettavo di vincere senza subire gol e, invece, non abbiamo sfruttato le nostre occasioni e così solo per colpa nostra non abbiamo vinto”.

Che giudizio dà alla prova di Maxi Lopez che ha giocato in attacco in coppia con Belotti? C’è stato, forse, qualche esperimento di troppo a centrocampo perché, soprattutto nel primo tempo, è sembrato che ci fosse confusione in quel reparto.

“Non sono correlati gli argomenti delle due domande. Si può dire che sia la prima volta che Belotti e Maxi giocano insieme con questo sistema di gioco che abbiamo adottato in precedenza solo a Cagliari per un’ora e oggi ho voluto riproporlo, anche per vedere quello che riescono a fare i giocatori. Abbiamo avuto qualche difficoltà in più nel primo tempo perché c’era poca ampiezza e Maxi e Belotti non riuscivano a trovare spazi, nella ripresa ho deciso di cambiare modulo e di allargare gli attaccanti e sicuramente è andata un po’ meglio. Mi rendo conto che per Maxi non sia facile poiché è da tanto tempo che non gioca e deve trovare le misure. Comunque è un sistema di gioco che possiamo riproporre anche per il futuro, ma dipenderà dalle squadre che incontreremo e dalla forma dei singoli giocatori”.

La prestazione di Ljajic è sembrata di nuovo molto convincente, concorda?

“Ha fatto bene, è stato al centro del gioco, si è sacrificato, due-tre volte è andato dietro e ha ripreso la palla facendo il difensore. Ripeto, ha fatto bene come quasi tutti e ci è mancata solo la cattiveria di buttare la palla dentro, il loro portiere non ha fatto miracoli, infatti, tante volte gli abbiamo tirato la palla addosso e se l’avessimo spostata a destra o a sinistra sarebbe stato diverso”.

In futuro ci dobbiamo aspettare un Torino che cambierà modulo in base agli avversari o ci sarà il 4-3-3 di partenza e poi variazioni nel corso della gara?

“Il modulo conta fino a un certo punto, sono lo spirito e l’atteggiamento che si hanno in campo che fanno la differenza. Non c’è un modulo che faccia vincere o perdere una partita. Stiamo cambiando moduli per capire ciò che ci servirà l’anno prossimo e quale modulo è migliore per le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione. La squadra è poliedrica e riesce a cambiare diversi moduli nella stessa partita, non lo fanno tante squadre”.

E’ più arrabbiato per i gol che non sono stati segnati o per quello che è stato concesso?

“Mah, dico sempre ai miei giocatori che non mi arrabbio mai per gli errori tecnici, ma mi arrabbio se non c’è l’atteggiamento giusto, se vanno in campo mosci o se non fanno quello che abbiamo preparato durante la settimana. Ci sta che uno davanti sbagli il gol e ci sta che uno dietro non chiuda bene, sono errori tecnici sui quali dobbiamo lavorare e lo stiamo facendo”.

Si è detto tanto di Belotti, ma cosa si può aggiungere per uno che ha segnato venticinque gol?

“Abbiamo detto tutto di lui, quindi, è inutile ripetere sempre le stesse cose. Sta facendo un ottimo campionato e noi faremo di tutto per fargli vincere la classifica dei capo-cannonieri, anche se mi rendo conto che altri attaccanti che competono con lui giocano in squadre molto più forti e avranno più occasioni, però, anche noi oggi abbiamo creato diverse occasioni, ma avremmo dovuto sfruttarle meglio. Arriviamo fino alla fine del campionato, l’importante è che Belotti continui a giocare come sta facendo e che la squadra si esprima a questi livelli cercando di avere più cattiveria ed essere più concentrati in attacco e nella difesa della nostra porta”.


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