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Mihajlovic: “La Roma è molto forte, ma se giochiamo come sappiamo la metteremo in difficoltà”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha presentato la sfida di domani con la Roma. Ecco che cosa ha detto:

All'andata la Roma accese la scintilla del Toro, domani sarà lo stesso?
"La Roma vista contro il Villarreal è una squadra compatta e fortissima, è più cinica e in casa fa sempre bene. Noi andremo a giocare la nostra partita e sapendo che per vincere devono verificarsi tre cose: dobbiamo fare una grande gara, oro devono offrire una cattiva prestazione, terzo fattore è che la fortuna deve girare dalla nostra parte. Noi in avanti abbiamo la coppia gol Belotti-Falque e insieme a Ljajic abbiamo attaccanti fra i più forti del campionato, devono sapere di non essere inferiori a nessuno".

Come ha visto Iturbe?
"Lo vedo sempre meglio, piano piano sta riprendendo fiducia e spensieratezza e ha meno paura di sbagliare. Vediamo se potrà essere utile dall'inizio o a partita in corso. Abbiamo tanti ex che vogliono fare bene, è una gara nella gara".

Che ci dice dei difensori?
"Carlao, Castan e Rossettini non sono disponibili. Vediamo se Ajeti ce la farà oppure giocherà De Silvestri, provato da centrale tutta la settimana. Vediamo domani".

La fase offensiva è il punto forte di questo Toro, lo farà anche a Roma?
"Penso che il Toro debba fare sempre la sua partita, la prepariamo sempre per cercare di vincere. Non possiamo permetterci i black-out che abbiamo, altrimenti la Roma segna. Non è a Roma che pretendo di fare risultato, ma se rimaniamo concentrati possiamo portare a casa il risultato. Devono essere convinti anche i miei ragazzi. La Roma è la squadra che ha segnato più di tutte nei secondi tempi e noi quella che ha subito di più, ma sono fiducioso".

Tornare a Roma le fa effetto? Può essere un derby?
"Non so quante volte sono tornato da avversario e poi la mia famiglia vive a Roma. Non mi fa effetto, mi fa piacere perché Roma è una bellissima città e il cielo non è grigio come qua".

Si aspettava Moretti come migliore difensore centrale?
"Fa parte della rosa e sicuramente all'inizio i programmi non erano questi, chi pensa di fare bene non lo fa e magari gli infortuni cambiano le cose. E' un ragazzo intelligente ed equilibrato, è un punto di riferimento nello spogliatoio. E' un punto di riferimento per tutti e per un allenatore è importante. Sicuramente è un giocatore affidabile ma essendo 'vecchio', qualche volte inciampa".

Per chi sarà più difficile la partita? Per voi o per la Roma?
"Per la Roma sarà importante se vuole tenere il passo della Juventus, per noi sarà importante. Sappiamo che sono forti ma sappiamo che, se giocheremo come sappiamo, potremmo metterli in difficoltà. Abbiamo meno pressioni e questo dovrebbe aiutarci".

Peres ha detto che è andato via per un patto con Cairo, il quale invece aveva detto che è stato ceduto perché non rientrava nei piani tecnici. Qual è la sua versione?
"Peres è arrivato una settimana dopo ma io gli avevo dato il permesso. Sicuramente, per come giocano le mie squadre, come terzino io vedevo meglio Zappacosta e con lui abbiamo sempre parlato in modo chiaro. Infatti con Peres non c'è mai stato nessun problema, io ho sempre una parola sola con tutti. Voglio chiarire anche una cosa che avevo detto prima della gara con il Pescara. La società è sempre vicina e Petrachi viene sempre agli allenamenti e su Tuttosport è stato scritto che era una pietosa bugia, non è così perché io non sono bugiardo. Lo dico solo per chiarire, Petrachi viene sempre agli allenamenti quando il suo lavoro lo comporta".

C'è la replica di Marco Bonetto, giornalista di Tuttosport.
"Non le ho voluto dare del bugiardo, semplicemente ci sono opinioni differenti e, vista la situazione delicata prima della gara, con il Pescara i tifosi chiedevano un incontro e non c'era nessuno della società come già accaduto altre volte. Non si era in un frangente caldo di mercato".

Ancora Mihajlovic.
"Anche in altre società avviene. Se i tifosi vogliono parlare con noi, io non ho problemi a parlare con loro. I tifosi fanno sacrifici e spendono soldi per seguirci. Quindi pretendono che si vada a salutarli e che gli si dedichi tempo. Io per primo a fine gara vado negli spogliatoi perché, se sono teso, ho paura di fare o dire sciocchezze. Comunque c'erano Castellazzi e Barile, rappresentanti della società. Non so dove fosse Petrachi, ma se non è presente è perché ha cose più importanti da fare".


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