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Mihajlovic: “Rifarei tutto quello che ho fatto. Con il Napoli ci vuole concentrazione e determinazione”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha presentato la partita di domani con il Napoli. Ecco quello che ha detto:

La gara contro il Napoli arriva nel momento giusto?
"Credo che, al netto della nostra prestazione, contro la Juventus avremmo potuto raccogliere di più. Domani ci sarà una sfida molto dura contro la squadra più in forma del campionato. Il Napoli ti costringe a giocare in un certo modo, noi dovremo essere incudine e martello".

Facile pensare che il possesso sarà in favore del Napoli.
"In casa il Napoli è così, lo dicono sia la logica che le prestazione. Ma noi faremo la nostra partita affrontando l'avversario a testa alta come sempre". Il tecnico serbo prosegue: "Io dico solo tre cose: le mie scelte sono finalizzate sempre e comunque per vincere le partite, questa è la mia mentalità. E le rifarei tutte, sia prima che durante la partita. La seconda è questa. Mi sbaglierò, ma credo che un po' tutti debbano apprezzare maggiormente un Torino tanto ambizioso che cerca sempre di vincere. Infine, i cambi non hanno influito. I nostri quattro difensori devono occuparsi dei tre attaccanti avversari. Abbiamo presto gol dopo 30 secondi in una situazione sulla quale lavoriamo sempre. Barreca stava marcando Higuain, non era solo. Le mie scelte sono sempre rivolte per vincere e mai per non perdere. Poi ognuno può pensarla come vuole".

Era ironico quando ha detto di aspettarsi di più da Ljajic?
"In attacco avrebbe potuto fare di più, ma anche lui lo sa. Si è comunque sacrificato in fase di non possesso".

Con Maksimovic i rapporti sono definitivamente a zero?
"Sono concentrato sul Napoli, inutile parlare di Maksimovic, che tra l'altro gioca molto poco. Avrei voluto parlare con lui di persona, ma è andato via. Parliamo del Napoli che è più importante".

Ha in mente qualcosa di diverso al netto del gioco azzurro?
"Il Napoli ha un attacco imprevedibile. Hamsik gioca a tutto campo, Callejon è bravo ad attaccare gli spazi, mentre Mertens e Gabbiadini possono creare dei problemi. Faccio i complimenti a Sarri per quello che sta facendo, considerando la cessione estiva di Higuain".

Sembra che oggi ci siano meno giocatori pronti a scendere in campo da titolari.
"I giocatori devono dimostrare sul campo. Considerato i primi 45', il Torino sarebbe primo in classifica, questo vuol dire che non abbiamo mai sbagliato approccio, eccezion fatta per la sfida contro l'Inter. Nella ripresa ci sta cambiare qualcosa, e sicuramente i nostri cambi non sono stati all'altezza. Non bastano undici giocatori".

Capitolo mercato: si aspetta qualche rinforzo?
"Non penso servano rinforzi, ma i dati dicono il contrario. La società farà il possibile. Tutti hanno avuto la propria occasione: alcuni l'hanno sfruttata, altri meno. Non è facile operare a gennaio, chi ha i buoni giocatori non vuole venderli".

C'è qualche ragazzo, magari sottovalutato all'inizio, che invece l'ha poi sorpresa?
"Barreca è l'esempio più facile, ma non voglio fare altri nomi".

Chi vincerà lo Scudetto?
"Non ho la sfera di cristallo. Forse la Juventus, ma spero che la squadra-rivelazione sia proprio il Toro".

Secondo lei, quali potrebbero essere i giocatori-rivelazione della stagione? Chi, invece, vincerà la classifica-cannonieri?
"Belotti può vincerla, mentre credo che Barreca possa essere la rivelazione. Lo penso sul serio. Potrei citare anche altri nomi".