Millico è giovane ma deve darsi una regolata
Millico è certamente uno dei migliori talenti del calcio italiano, nella fattispecie un possibile elemento di grande spicco per il Torino. Con la Primavera, la sua crescita è stata evidente, consegnandolo alla prima squadra nelle vesti di giocatore di altra categoria rispetto a quella da cui arrivava. Ma per diventare qualcuno, nello sport, occorre evolversi di volta in volta, crescendo contestualmente all'innalzamento del livello di gioco, senza mai sentirsi arrivati, perché con tutto il rispetto, il campionato Primavera vale una via di mezzo tra il calcio pro e quello dilettantistico.
Oltre alla crescita tecnica, un altro fattore determinante è rappresentato dalla mentalità, dal comportamento nel rispetto delle gerarchie e soprattutto nel mettersi sempre in discussione. Il gesto di Millico può essere accostato ad una ragazzata, ma già con i compagni nelle giovanili pareva molto più vicino, come condotta ed interesse, ad un Balotelli piuttosto che uno Zaccarelli, anche per certe ingenuità sui social. La sua esclusione dalle ultime due partite, una conseguenza, non è un buon inizio, e se Millico si sente già arrivato senza aver dimostrato nulla non farà alcun tipo di carriera. Serve un esame di coscienza e qualcuno che possa insegnargli cosa significhi stare in gruppo e, soprattutto, cosa rappresenti il Toro. E intanto ha sprecato due occasioni d'oro, al contrario di Singo che ha aspettato cogliendo l'occasione alla grande.