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Modena-Torino 1-1, l'analisi tattica

di Claudio Colla
Fonte: Claudio Colla per www.torinogranata.it

Piuttosto livellati i rendimenti individuali dei singoli giocatori granata in campo al Braglia di Modena venerdì sera, nel dare vita a un pareggio che lascia in parte l'amaro in bocca, data l'apprezzabile mole di gioco offensivo creata. Un po' deficitario l'apporto proveniente dalle fasce laterali, buoni i movimenti senza palla ma non ottimale l'efficacia sotto porta per i granata.

Difesa di assoluto contenimento, che presenta Angelo Ogbonna in un'inedita versione di terzino destro, date l'assenza di Rivalta e la condizione non ottimale di D'Ambrosio. Discreto il lavoro dell'azzurrino, soprattutto a supporto della coppia centrale Di Cesare-Pratali, mentre non entusiasma la prestazione offerta di Zavagno, ancora discretamente ordinato ma poco incisivo sia in copertura sia nel cuore della manovra offensiva; in crescita Garofalo che lo sostituisce nel corso del primo tempo.

Affidata alla coppia De Vezze-De Feudis, priva del contributo di Budel, la coppia mediana si dimostra capace di mantenere un discreto raccordo tra la linea difensiva e il reparto avanzato, pur senza spiccare per inventiva. Discontinuo Pagano, a fiammate Gabionetta, in crescita Sgrigna per quanto riguarda le corsie laterali offensive; ancora una volta è apparso evidente il peso dell'assenza di Dejan Lazarevic, il granata maggiormente capace di accendere la squadra per mezzo di iniziative individuali.

Benino nel gioco in profondità e nel supporto al centrocampo la coppia d'attacco composta da Bianchi e Antenucci; il primo, non senza sacrificarsi anche per la manovra di squadra, svolge a dovere il mestiere di rapinatore d'area, realizzando la rete del definitivo 1-1, mentre il secondo, dopo tanto buon movimento con e senza palla, perde la lucidità al momento di concludere e colpire. Si mantiene comunque di apprezzabile livello la qualità dell'impostazione offensiva impressa alla squadra dal tecnico Franco Lerda.


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