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Moggi: "Per me Cairo non venderà"

di Raffaella Bon

Il suo era un Torino vincente, una finale di Uefa, uno scudetto quasi sfiorato. Stiamo parlando di Luciano Moggi che ha portato in alto il nome del Torino nel periodo della presidenza Borsano, con lui abbiamo analizzato la situazione della squadra di Cairo. "Vedendo la posizione di classifica che occupa il Torino, direi che qualche problema lo ha avuto. Non so da cosa sia dipeso. E' stato cambiato Lerda e Papadopulo è rimasto due settimane, poi è tornato Lerda. La squadra c'è per andare ai play off e se continua con un buon rullino di marcia può anche arrivare terza. Inoltre secondo me il Torino ai play off è la squadra più forte che ci sia", ha cominciato Big Luciano.


Ma secondo lei cosa è successo con Lerda?
Forse il mister non è riuscito a dare subito carattere al Torino, inoltre magari è mancata anche un po' di fortuna. Ma una cosa è chiara questo Torino non ha espresso un buon gioco, il gioco lascia a desiderare. Il 4-0 ad Ascoli può essere stata la svolta di questa stagione.


Ma la campagna acquisti come la considera?
Sono stati presi dei giocatpri di categoria inferiore che stanno facendo bene, ma di certo non è stata fatta una grande campagna acquisti. La logica dice che non c' erano risorse economiche per farla. E' stata fatta una campagna per la B, ma di certo non adatta alla serie A.


 Atalanta e Siena cosa hanno avuto di più?
Una panchina di maggior qualità, nel Torino chi andava in campo non era all' altezza del titolare. Se ad esempio Bianchi non c'è, manca chi segna, difficile chiaramente trovare un sostituto di Bianchi, ma il Torino non ci ha nemmeno provato.

Lerda invece come lo considera?
Unn buon allenatore giovane, ovunque è andato ha fatto bene sia in B che in C, è veramente un giovane interessante.


Crede che Cairo venderà?
Personalmente non ci credo, già da quando è arrivato al suo primo anno parlava di vendita.


Questo Torino quanto è diverso dal suo?
Il mio è arrivato secondo ma potevamo vincere lo scudetto, siamo giunti in finale Uefa contro l'Aiax, era un Torino di qualità. I giocatori erano importanti come Junior e Dossena.


Invece in questo Torino cosa è mancato? La programmazione?
Una programmazione nella confusione sicuramente c' è stata.


Il direttore sportivo è all' altezza?
Petrachi mi sembra che stia lavorando abbastanza bene per un Torino che è di quantità e non di qualità, come si confà al campionato di B. Ma se dovesse andare in A il Torino dovrebbe lavorare in modo diverso.


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