Moretti: “Arriveremo pronti al derby, non servono slogan per caricarci”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
~~Il difensore Emiliano Moretti ha parlato in conferenza stampa del derby presentando la partita. Queste le sue dichiarazioni:
Che cosa vi siete detti dopo la partita con il Club Brugge ripensando alla gara con il Sassuolo e in vista della partita di domani con la Juventus?
“Per quanto riguarda quello che è successo dopo la gara con il Sassuolo eravamo dispiaciuti per tanti motivi: per la partita, per come è maturato il risultato e per i fischi che abbiamo ricevuto. Dà fastidio ricevere i fischi dai tifosi, ma se arrivano a farli vuol dire che evidentemente ce li siamo anche meritati, sono cose che toccano. Da lunedì abbiamo affrontato la settimana come facciamo sempre, tra di noi siamo una squadra che parla molto, ma non c’è stato qualche cosa in più o in meno rispetto alle altre settimane ovvero abbiamo preparato la partita e vissuto come facciamo tutto l’anno. Abbiamo preparato la gara con il Brugge come sempre al massimo di quello che si poteva fare ed è andata come tutti sanno. Da ieri ci stiamo occupando della Juventus e ci prepariamo per il derby”.
Ieri il presidente Cairo è venuto a trovarvi, con quali parole ha caricato la squadra per il derby?
“La visita del presidente non è stata una sorpresa perché ci aveva detto che sarebbe venuto giovedì sera e per dire la verità avevamo già iniziato a parlare del derby subito dopo la gara con il Brugge. Quindi la visita del presidente non è stata inaspettata, ma una visita gradita che aspettavamo”.
Secondo lei quali sono le differenze fra la Juventus allenata da Conte e quella diretta da Allegri?
“E’ ovvio che quando si cambia allenatore mutino determinate cose perché è giusto che ognuno veda il calcio a proprio modo. Sicuramente è una Juve diversa rispetto a quella dell’anno scorso, però i risultati sono gli stessi nel senso che l’andamento è uguale, quindi la qualità è rimasta la medesima se non migliorata. Siamo estremamente coscienti di questo, ma nonostante ciò ce la giocheremo perché è un derby”.
Come si affronta la Juventus? L’anno scorso l’avevate aspettata e solo negli ultimi venti minuti avete pressato, domani che tipo di approccio alla partita avrete?
“Questi sono discorsi che è sempre più semplice fare dopo la partita perché si ha il quadro di quello che è successo. L’anno scorso avevamo finito in crescendo mettendo gli avversari molto in difficoltà, infatti a dieci minuti dalla fine Conte tolse un attaccante per inserire un centrocampista e questo voleva dire che in quel momento la Juve aveva qualche problema. Noi siamo una squadra che può mettere chiunque in difficoltà e lo sappiamo, poi è chiaro che partite del genere, senza dimenticare che è un derby e non una gara contro la Roma che reputo sia di pari livello alla Juve, si affrontano da squadra perché c’è bisogno di tutti e chiunque ha bisogno del compagno, poiché ognuno di noi deve fare dieci metri in più per aiutare il compagno che è in difficoltà. In questo modo si affronta una squadra più forte”.
Quagliarella può essere l’uomo decisivo per far “male” alla Juventus. In questi giorni vi ha raccontato qualche cosa utile a capire meglio e affrontare gli avversari?
“Credo che Fabio sia cosciente dell’importanza che ha all’interno della squadra e penso che stia preparando la partita sapendo quello che può dare, però al di là di questo è uno dei venticinque che compone la rosa e Fabio da solo non può fare nulla. Avrà le sue soddisfazioni se sarà supportato dalla squadra e se supporterà la squadra: questa è la nostra idea di Toro”.
Ha detto che i derby si affrontano da squadra, in questi giorni ha visto all’interno dello spogliatoio se c’è quel mordente che serve a colmare in parte il gap che c’è fra voi e la Juventus?
“Ma sì, è ovvio che ci sia. Tutti sappiamo l’importanza che ha questa partita ed è normale che dentro di noi finita la gara con il Brugge è entrato il derby. Ci prepareremo oggi e domani e sicuramente arriveremo pronti alla partita”.
La Juventus segna più dell’anno scorso state quindi preparando la gara in modo particolare? Per lei ci sono stimoli maggiori visto che recentemente è stato convocato per la prima volta dal Ct della Nazionale?
“Io penso solo al bene della mia squadra e non ho motivazioni ulteriori per eventuali confronti con i compagni della Nazionale. E credo che questo sia il sentimento anche di tutti i miei compagni, pensiamo sempre a ciò che dobbiamo fare noi, perché al di là della forza dell’avversario che incontriamo dobbiamo portare in campo quello che siamo noi. Come facciamo tutte le domeniche o i giovedì ci proviamo al cento per cento, poi ci sono delle volte che ci riesce meglio e delle altre peggio, però l’obiettivo è sempre quello di portare in campo quello che noi prepariamo durante la settimana e quello che noi siamo”.
Che cosa deve fare il Torino per battere la Juventus?
“Il Torino per battere la Juventus deve disputare una partita perfetta perché affrontiamo una squadra forte che in casa ha vinto tutte le partite. Sappiamo che sarà una gara difficile e per questo dovremo dare il cento per cento”.
Come si può spiegare in Spagna il derby fra Juventus e Torino?
“Credo che basti andare per strada e parlare con la gente per sapere che cosa è il derby”.
Il fatto che la Juventus non giochi più con un modulo a specchio rispetto a voi può crearvi delle difficoltà? Per voi affrontare una squadra che utilizza il trequartista potrebbe essere un problema in più?
“La Juventus ha cambiato modo di giocare però credo che nella preparazione della partita cambi poco, sapendo più o meno come gioca la Juventus affronteremo ciò che troveremo in campo”.
C’è un giocatore che toglierebbe alla Juventus?
“La Juventus ha una rosa talmente completa che toglierne uno significherebbe metterne un altro e penso che cambierebbe molto poco”.
Prima o poi per la legge dei grandi numeri il Torino riuscirà a battere la Juventus, psicologicamente è un piccolo aiuto?
“Mah, diciamo che sono talmente tanti anni che non succede (ultimo derby vinto dal Torino il 9 aprile 1995; ultimo pareggio il 26 febbraio 2008; ultimo gol segnato il 24 febbraio 2002, ndr) quindi prima di ogni partita negli ultimi anni si è pensata questa cosa, ma per riuscirci bisognerà mettere in campo qualche cosa in più degli avversari”.
Quale slogan ideerebbe per caricare i suoi compagni per questa partita?
“Non ce n’è bisogno, lo posso proprio assicurare che non ce n’è bisogno”.