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Nel momento clou il Torino si è buttato via: di fatto addio all’Europa con la sconfitta ad Empoli

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Simone Zaza

Il Torino dei record non è risuscito a concludere l’opera perché nel momento fondamentale della stagione ha perso la partita che poteva tenerlo fino all’ultimo in corsa per tornare in Europa. La sconfitta, infatti, significa quasi certamente addio all’Europa League, a meno che il Milan non faccia harakiri con il Frosinone già retrocesso e non faccia più di un punto con la Spal o viceversa e al contempo il Torino vinca con la Lazio così arrivando a pari punti per la classifica avulsa sarebbero i granata da sesti ad andare ai preliminari dell’Europa League. Non conterebbe nulla se la Roma perdesse l’ultima partita con il Parma perché, sempre per la classifica avulsa, avendo vinto i due scontri diretti con il Torino avrebbe la meglio. L’Empoli, invece, con questa vittoria ha sorpassato il Genoa ed è quart’ultimo e si giocherà il tutto per tutto con l’Inter tendo d’occhio che cosa farà la squadra di Prandelli con la Fiorentina e l’Udinese con il Cagliari.
Mazzarri senza Ansaldi, neppure convocato a causa della una sofferenza al bicipite femorale della coscia destra, ha piazzato sulla fascia sinistra Ola Aina con a destra De Silvestri e ha deciso di continuare in attacco con Berenguer a supporto di Belotti coadiuvato anche da Baselli, tenendo in panchina all’inizio sia Falque sia Zaza. In mezzo al campo è tornato Rincon, che ha scontato la squalifica, con Meïté e Lukic ha dovuto lasciare il posto. Andreazzoli ha fatto a meno di Krunic, infortunato  nella rifinitura, e a centrocampo l’ha sostituito con l’ex granata Acquah mettendo in cabina di regia Bennacer, in difesa, invece, è tornato Maietta preferito a Vaseli, mentre in attacco Caputo ha stretto  i denti, pur avendo un piede con un dito rotto, e ha fatto coppia con Farias.

Che il Torino fosse teso lo si era capito subito quando, dopo poco il fischio d’inizio, Izzo anziché essere preciso nel crossare ha tirato altissimo e poi Belotti si è fatto soffiare il pallone da Maietta che ha avviato il contropiede, concluso poi con un nulla di fatto per l’intervento in scivolata di Izzo sul cross di Farias con la palla che ha colpito la schiena del difensore granata. L’Empoli è stato il primo a creare un’azione da gol con il tiro a giro di Farias con Sirigu perfetto nello sventare il pericolo mandando sul fondo, azione partita da un’ingenuità di Aina (11’). Torino troppo lento nel manovrare, attendista e in difficoltà ad accorciare, mentre i padroni di casa erano attenti in fase difensiva e prontissimi in velocità a ripartire verticalizzando. La squadra di Andreazzoli con pochi passaggi riusciva a portarsi dalle parti di Sirigu come quando Farias dal limite con il destro ha provato il tiro risultato però troppo centrale e facile presa per il portiere granata che ha bloccato in due tempi (24’). Ancora una buona azione dell’Empoli sprecata poi da un tiro debole di Acquah (26’).  Alla seconda occasione però Acquah non ha fallito. Pajac ha smistato per lui che d’interno piede a incrociare ha preso in controtempo Sirigu e ha segnato, anche se c’è il sospetto che l’ex granata volesse tirare in mezzo per l’accorrente Farias (27’). La risposta del Torino non si è fatta attendere molto con due conclusioni pericolose di BelottI. La prima, su cross di De Silvestri, in mezza rovesciata ha costretto Dragowski a tuffarsi per allontanare il pericolo (35). La seconda, saltando tra Maietta e Di Lorenzo sempre su input di De Silvestri, di testa ha provato ad indirizzarla in porta, ma la palla è finita di pochissimo fuori (36’). I granata sono entrati in partita e hanno iniziato a pressare aumentando anche la velocità d’azione e l’Empoli ha arretrato un po’ il suo raggio d’azione così la squadra di Mazzarri è risuscita ad andare vicino al pareggio. Protagonista quasi assoluto Belotti nel finale. Un diagonale con destro a incrociare da posizione defilata che il portiere dell’Empoli non ha faticato a parare (41’). E’ stato ancora il “Gallo” a creare scompiglio nell’area dell’Empoli, di testa ha provato a schiacciarla, ma il pallone è finito sulla gamba di Traore, che si trovava sulla linea di porta, e poi è schizzato sul palo (42’). Ci ha provato anche Berenguer su cross di De Silvestri con un tiro di sinistro finito però seppur di poco a lato (43’). Il primo tempo si è chiuso con un’altra ripartenza dei padroni di casa vanificata con una scivolata provvidenziale di N’Koulou su Caputo che si era portato a tu per tu con Sirgu (45’).

La ripresa è iniziata senza nessun cambio da parte di entrambi gli allenatori. Il Torino ha subito sbagliato una palla facendo infuriare Mazzarri, ma errore anche per l’Empoli con Dragowski che ha rinviato male regalando la palla a Baselli, ma è stato molto bravo Traore in scivolata a impedirgli di creare pericolo (51’). Mazzarri ha tolto Aina, autore di una delle peggiori prestazioni da quando è al Torino, mandando in campo Falque e spostando Izzo a sinistra (53’). Subito Iago ha provato il tiro di sinistro da fuori area che è stato respinto dai difensori (54’) e due minuti dopo con un tiro a giro precisissimo ha scheggiato il palo e l’ha infilato in porta segnando il gol del pareggio (55’). Ingresso perfetto quello dello spagnolo che si è esibito subito dopo in un’azione nello stretto e dal dischetto del rigore ha calciato con il destro, ma Silvestre ha chiuso (58’). Non ha accusato a lungo il momentaneo pareggio l’Empoli che con Caputo che su capovolgimento di fronte ha provato la conclusione di destro deviata alta da N’Koulou (59’). Partita vibrante in questo secondo tempo con le squadre che ormai si erano allungate molto e questo ha facilitato le incursioni offensive, ma il Torino non è stato capace di mantenere le coperture preventive e ha commesso anche errori tecnici. Acquah ha chiesto il cambio per problemi fisici e Andreazzoli lo ha sostituito con Brighi (63’).  Ed è arrivato anche il secondo gol dell’ex. Al primo pallone toccato da Brighi il centrocampista con un guizzo da attaccante ha sfruttato una deviazione di Baselli e sfoderato il tap-in vincente riportando in vantaggio la sua squadra (64’). Contro reazione del Torino, Rincon dopo aver guadagnato il fondo e saltato Traore ha crossato la palla è stata allontanata e poi Baselli dal limite ha calciato, ma la sfera è finita di poco a lato (67’). Mazzarri si è allora giocato anche il secondo cambio inserendo Zaza al posto di Meïté (68’). La prova del francese, come quella di altri suoi compagni non è stata incisiva. Il gol ha galvanizzato l’Empoli che ha ricercato e trovato il terzo gol. Cross di Pajac da sinistra per Di Lorenzo sul secondo palo che, dopo un buon controllo e una finta su Izzo, di sinistro ha insaccato sotto la traversa (70’). Il terzo gol subito ha tagliato le gambe al Torino. Traore anche lui avrebbe voluto finire sul tabellino dei marcatori, ma il suo toro di destro dal limite è stato deviato in corner a mano aperta da Sirigu (72’).  Un tentativo di reazione il Torino comunque l’ha fatto per due vote con Zaza. Buona palla in verticale di Baselli per il taglio del compagno che però ha tirato di prima di sinistro troppo centralmente favorendo l’intervento di Dragowski (74’).  Due minuti dopo ci ha riprovato con un potente tiro, ma ancora una volta è stato reattivo il portiere dell’Empoli che ha respinto con i pugni (76’). Andreazzoli ha sostituito uno stremato Maietta con Vaseli (77’) e Mazzarri ha mandato in campo Lukic per Baselli autore di una prestazione mediocre al di sotto di ciò che ci si può aspettare da lui (78’). L’Empoli ha la forza e la determinazione di mettere definitivamente al sicuro il risultato. Caputo una prima volta di contro balzo non ha trovato lo specchio della porta (87’), ma al secondo tentativo conclude il contropiede con un sinistro che fredda Sirigu (89’). Quarto gol e gara chiusa. Nel recupero Capezzi ha preso il posto di Traore (91’) e la partita si è conclusa con la punizione da venticinque metri battuta da Belotti sopra la barriera e che non si è abbassata abbastanza per infilarsi in porta (94’).

Prima della partita il Torino aveva 25 punti in più dell’Empoli e la sua motivazione non era inferiore a quella dei toscani quindi doveva e poteva non perdere. Mazzarri giustamente nell’ultimo periodo aveva sottolineato che la squadra aveva maggiore personalità e aveva acquisito autostima e consapevolezza, ma non si è vista nell’approccio odierno e se è vero che è venuta fuori a cavallo fra il primo e il secondo tempo quando il Torino ha pareggiato non è, però, bastata perché pur creando occasioni per passare in vantaggio la squadra non è riuscita a concretarle permettendo all’Empoli di ottenere il risultato che voleva. L’Europa a questo punto è sfumata pur restando una remotissima possibilità di agguantarla, ma anche una prestazione perfetta con al Lazio potrebbe non bastare.


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