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Nel Torino sono tanti i giocatori sui quali bisogna prendere decisioni

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Non è prematuro ragionare sul futuro, anche se non si sa ancora se e quando il Covid-19 permetterà la ripresa del campionato. La stagione al momento interrotta ha portato a galla tutte le fragilità della rosa granata e questo non può essere sottovalutato altrimenti i piccoli miglioramenti che si erano visti finiranno per essere degli una tantum fini a se stessi. Il Torino può contare su un asse portante formato da Sirigu, De Silvestri, Rincon, Ansaldi e Belotti e che va assolutamente trattenuto, ma serve che sia completato ed è su questo che vanno prese le decisioni.

Ci sono, ragionando sull’attuale rosa, giovani interessanti come Lyanco, Lukic e Edera che sono elementi sui quali vale la pena di continuare ad investire. Altri che hanno bisogno di completare la formazione come Bremer, Singo e Millico e che potenzialmente hanno le carte in regola per diventare giocatori di un certo livello, più alto o un  po’ meno dipenderà da loro. Un paio di calciatori, Baselli e Berenguer, il loro generalmente lo fanno anche se sono un po’ ondivaghi nel rendimento. Poi c’è un gruppetto di giocatori che non hanno reso per quanto si sperava ossia Djidji, Aina, Meïté, Verdi e Zaza. Ed infine ci sono Izzo e Nkoulou che dopo l’ottima stagione scorsa e per quel che riguarda il camerunense anche la precedente, non si sono ripetuti principalmente perché forse non più così legati al progetto Toro. Discorso diverso per Ujkani e Rosati in quanto portieri di riserva che hanno davanti uno come Sirigu per cui si allenano e vanno in panchina, ma va detto che accettano e interpretano il loro ruolo senza creare alcun problema.

I ragionamenti su tutti questi giocatori non possono non partire da chi sarà l’allenatore del prossimo anno e da come vorrà far giocare la squadra, Moreno Longo ha un contratto solo per questa stagione, e dagli obiettivi che si porrà la società, dando per sottinteso che il Torino resti in serie A. Ma è certo che se non si interverrà per adeguare l’organico non solo penando a evitare minusvalenze il rischio di continuare ad avere una rosa che tende a rendere in modo discontinuo ci sarà e andrà a discapito dell’avere un Torino competitivo.


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