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Nella crisi del Toro la certezza è sempre Sirigu, ma non basta

di Marcello Ferron

La scorsa stagione del Toro è stata ritenuta dai più positiva, visto il settimo posto e l'ottima tenuta difensiva messa in mostra dalla squadra di Mazzarri. Uno dei principali artefici dell'ottimo rendimento difensivo era stato Salvatore Sirigu, assieme anche ad Izzo e Nkoulou, che avevano disputato una stagione di altissimo livello. In questo campionato invece, i due centrali, per motivi diversi, non sono riusciti ad esprimersi sui livelli dello scorso campionato. Lo stesso invece non si può dire del portiere sardo, che, insieme ad Andrea Belotti, è forse l'unico granata ad aver confermato, e forse anche migliorato, il rendimento della scorsa stagione. Sono ornai innumerevoli le partite in cui Sirigu ha salvato la squadra, anche martedì in Coppa Italia a San Siro contro il Milan, le sue parate avevano fatto accarezzare ai granata il sogno dell'impresa. Ma i miracoli dell'estremo difensore sardo non bastano, il Toro troppe volte ha mostrato una fragilità, sia sul piano tecnico che mentale, che non gli ha mai consentito di svoltare definitivamente in questa stagione. Domenica la situazione di emergenza proseguirà, viste anche la squalifiche rimediare da Izzo e Lukic, e per invertire la rotta c'è bisogno che tutti coloro che scenderanno in campo seguano l'esempio dato da Sirigu ed innalzino il loro livello.


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