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Nemmeno le difficoltà smuovono il Torino sul mercato

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Mazzarri

Non c’è nessun segnale che il Torino sia pronto ad agire il due gennaio quando aprirà ufficialmente la sessione invernale del calcio mercato, anzi, la società granata attenderà gli esiti delle partite che chiudono il girone d’andata, Roma e Bologna, e degli ottavi di Coppa Italia, Genoa, e anche l’inizio del girone di ritorno, Sassuolo, per vedere se è il caso di rinforzare la squadra previo, ovviamente, prima cedere e poi prendere. Eppure il Torino nelle prime diciassette partite non ha proprio brillato, ma trovandosi a metà graduatoria, decimo posto insieme al Milan, a una distanza di sicurezza dalla zona retrocessione, sette punti dal Brescia terzultimo, non pare evidentemente per la dirigenza necessitare di rinforzi urgenti. Con buona pace dell’obiettivo stagionale: migliorare il settimo posto dello scorso anno.

In fin dei conti il settimo posto, occupato attualmente dal Parma, è solo a quattro lunghezze e il sesto, dov’è collocato il Cagliari, a otto. Già Parma e Cagliari due realtà con fatturati del tutto normali e molto, ma molto distanti dalle corazzate Juventus, Inter, Roma, Lazio e che sicuramente non hanno disponibilità economiche superiori a quelle del Torino. I tifosi granata si consolino il Napoli non sta brillando, anzi, è ottavo a ha solo tre unti in più per non parlare del Milan che sta andando a braccetto proprio con il Torino. E davanti a una lunghezza c’è il Bologna, altra realtà dai fatturati e dalla disponibilità finanziaria normalissima, ma, forse, sarà solo un caso.

Il Torino è riuscito a perdere con Lecce, Sampdoria e Spal quando le suddette occupavano l’ultimo posto in classifica, ma ha vinto con l’Atalanta approdata al suo primo storico accesso alla Champions League agli ottavi, ha vinto con il Milan, ha pareggiato con il Napoli e in fin dei conti, pur perdendo, non ha assolutamente sfigurato con la Juventus e pareggiato con il Cagliari. Tutto sommato bene quindi. E poi la squadra è la stessa con in più Verdi e Laxalt di quella dell’anno scorso con tutti i big rimasti e che aveva fatto il record, proprio non assoluto, di punti nel girone di ritorno da quando se ne assegnano tre a vittoria, quindi, solo un dettaglio che non sia bastato per qualificarsi sul campo per i preliminari d’Europa League e che ci sia approdata per l’esclusione del Milan e che poi senza rinforzi sia stata eliminata dal Wolverhampton, già ma in Inghilterra i fatturati sono molto più elevati rispetto all’Italia.
Affrettarsi ad agire nel mercato non serve, meglio vedere come vanno le prossime partite e cercare di sfoltire la rosa come d'altronde chiede il mister e poi si vedrà, Oltretutto si sa che a gennaio chi ha giocatori validi non li cede se non a cifre esorbitanti e prendere qualcuno che non è migliore di chi già c’è non ha senso.
Totò direbbe: “Ma mi faccia il piacere”. Buon Natale a tutti.