Nessun giocatore in arrivo: giocando con il fuoco ci si brucia
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Alla voce nuovi giocatori per Ventura si continua a registrare il niente. In compenso ieri il giovane attaccante Diop in allenamento si è fatto male: doppia distorsione al ginocchio e alla caviglia della gamba destra, oggi ci saranno ulteriori accertamenti, ma nella migliore delle ipotesi il giocatore per un paio di settimane non sarà disponibile. Piove sul bagnato dal momento che con il Siena sempre per infortuni mancheranno Ogbonna e Santana e per squalifica Darmian, Glik, Masiello, Gazzi e Vives e che non sono più giocatori del Torino Migliorini, Agostini, Gorobsov, De Feudis e Sgrigna.
A tutto questo si aggiunge l’avviso di terminate indagini preliminari fatto recapitare dalla Procura della Repubblica di Bari a Gillet per le vicende sulle presunte partite comprate e vendute quando lui era un giocatore della squadra pugliese. L’attuale portiere del Torino si è sempre dichiarato innocente e mai si è fatto scalfire dalle indiscrezioni che provenivano dalle indagini facendo egregiamente il suo dovere di estremo difensore della porta granata e risultando in più di una partita determinante per la conquista dei punti. Quindi è presumibile che non si lascerà deconcentrare da questo sviluppo giudiziario perché la notifica della chiusura delle indagini preliminari, anche se di solito è il preludio al rinvio a giudizio, nulla ha a che vedere con un’eventuale condanna che può giungere solo al termine dell’iter processuale. Per quel che riguarda invece la giustizia sportiva la Procura federale ha acquisito gli atti (cinquemila pagine) dalla Procura di Bari e li analizzerà per decidere se si arriverà a un processo che potrebbe iniziare, presumibilmente, non prima di fine marzo. Certo però che in casa granata questo sommarsi di eventi sicuramente non giova in vista della partita di domenica con il Siena, che ha l’obbligo di fare punti se vuole provare a lasciare l’ultimo posto della classifica.
La formazione di Ventura, che nel girone d’andata è riuscita sempre a rimanere sopra la linea di galleggiamento delle ultime tre posizioni, ha palesato sin da inizio stagione difficoltà a impostare la manovra offensiva e a segnare, per questo motivo i tifosi si aspettavano che alla riapertura del calciomercato i dirigenti prendessero quei giocatori indispensabili per risolvere i problemi e affrontare senza patemi il girone di ritorno, ma le attese sono andate deluse. Passano i giorni e continuano a circolare più o meno sempre gli stessi nomi di giocatori che potrebbero approdare in granata: Ardemagni, Almiron, Barreto, Benussi, Biondini, Budan, Calaiò, Coppola, Curci, Floccari, Labont, Llama, Livaja, Pozzi, Olivera, Rigoni, Rivas e Seferovic. E’ vero che non è semplice portare a termine trattative che nel rapporto qualità-prezzo siano eque e che di solito prima si vende e poi si acquista, ma altre squadre che lottano per la salvezza (Genoa, Palermo e Pescara) hanno già fornito ai loro allenatori alcuni rinforzi.
Il timore che le trattative a rilento portino problemi maggiori spinge a formulare una domanda provocatoria: una sconfitta con il Siena smuoverebbe il mercato in entrata del Toro? Qualcuno penserà che la provocazione è fuori luogo, che è follia augurarsi di perdere, ma che altro si può fare per provare a smuovere la situazione? Quando razionalmente non si comprende perché chi di dovere non agisce per migliorare la situazione, per disperazione si arriva persino alle provocazioni nella speranza che abbiano l’effetto di una secchiata di acqua gelata e risveglino da un sonno tutt’altro che ristoratore. Rimanere in serie A è l’obiettivo stagionale del Torino e rinforzare l’organico è indispensabile per riuscirci, ma nuovi giocatori servono subito perché hanno bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi e intanto le giornate di campionato scorrono, lasciarle passare nella speranza che le altre dirette concorrenti continuino a non fare meglio, contando sul tesoretto di quattro punticini di vantaggio sulla terzultima, è come giocare con il fuoco e il buon senso ricorda che alla lunga ci si brucia.