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Nessun nuovo buona squadra … si spera senza rimpianti

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

In questa sessione di mercato il Torino non ha acquistato nessun giocatore, fatto salvo il giovane moldavo Damascan che, però, attende il passaporto comunitario e quindi al momento è restato nel suo vecchio club lo Sheriff Tiraspoll. Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno si può dire che la società e Mazzarri hanno valutato che i vari Donsah, restato al Bologna, Pazzini finito al Lavante e qualunque altro giocatore entrato più o meno nel raggio d’interesse del Torino, non fossero poi così indispensabili e che l’attuale rosa è sufficiente. Infatti, anche in uscita non ci sono state cessioni clamorose e sono andati via solo quattro giovani De Luca, Gustafson, Boyè tutti in prestito rispettivamente al Renate, al Perugia e al Celta Vigo, che ha su Lucas un diritto di riscatto fissato a dodici milioni, e Sadiq che la Roma, detentrice del cartellino, ha mandato in Olanda al Nac Breda.

La rosa del Torino adesso annovera ventitré giocatori. Tre portieri Sirigu, Milinkovic-Savic e Ichazo. Nove difensori De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Moretti, Lyanco, Bonifazi, Ansaldi, Molinaro e Barreca. Cinque centrocampisti Acquah, Rincón, Valdifiori, Baselli e Obi. Sei attaccanti Falque, Belotti, Niang, Berenguer, Ljajic ed Edera. Rimane la domanda: questi elementi sono adatti al 4-3-3, al 3-5-2 e al 3-4-3 e possibili varianti che sono i moduli che Mazzarri vorrebbe utilizzare? Dare una risposta è difficilissimo perché magari numericamente, se non ci saranno infortuni concentrati negli stessi ruoli, ventitré giocatori sono sufficienti per una formazione che disputa solo il campionato, ma sul fatto se questi giocatori siano i più adatti per il gioco di Mazzarri è un altro paio di maniche.

Qualche dubbio c’è, però, Mazzarri potrebbe stupire tutti e rendere questo gruppo equilibrato e adatto a competere con Sampdoria, Milan, Atalanta e Udinese che oggi sono le altre che stanno lottando per un posto eventualmente due, dipende dalla Coppa Italia, utile per l’Europa League. Se, però, il Torino continuerà ad avere un andamento altalenante allora ci saranno rimpianti perché nelle casse granata togliendo i sei milioni per il riscatto obbligatorio di Rincon da dare alla Juventus, i dodici per saldare Niang da versare al Milan e i due per l’acquisto di Damascan dallo Sheriff Tiraspoll restano mal contati non meno di trentaquattro milioni.


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