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Nicola e il Toro, la salvezza è più vicina. Si continua insieme?

di Claudio Colla

Anche grazie alle mancanze delle avversarie dirette, una tra tutte il Benevento, ormai in caduta apparentemente inarrestabile sul proverbiale piano inclinato, parallelamente al crollo alla distanza dello Spezia, il Toro è ormai vicino alla salvezza. Al netto, naturalmente, di tutti gli scongiuri del caso. Una salvezza, con Davide Nicola, che sta suscitando entusiasmi, nella dirigenza e nell'ambiente? Questo è tutto un altro paio di maniche.

C'è in ballo la solita questione media punti, innanzitutto. Concludendo il campionato con un punto e mezzo a gara, scatterebbe, per il tecnico lusernese, il rinnovo automatico; oltre al raggiungimento di quella soglia psicologica che potrebbe, in definitiva, indurre i vertici del club granata a puntare su un prosieguo del progetto. Per ora, la media è 1,375 punti a partita, di poco inferiore a quella di tre settimane fa, presa in esame sulle nostre pagine: https://www.torinogranata.it/primo-piano/nicola-e-la-media-punti-rendimento-vicino-alla-quasi-eccellenza-granata-120641.

Le alternative in ballo sono sempre quelle, nomi che continuano a emergere: con Rino Gattuso avviato verso Firenze, riecheggiano le ipotesi legate a Ivan Juric, avversario di ieri pomeriggio, Roberto De Zerbi (che al Sassuolo sarà probabilmente sostituito da uno tra Vincenzo Italiano e Alessio Dionisi), e Roberto D'Aversa. Senza tralasciare la possibilità di soluzioni meno altisonanti, ancorché collegate a ex-granata (Paolo Zanetti, Eugenio Corini, il ritorno di Moreno Longo). Per ora Nicola è in sella, ma le chance di permanenza, al momento, non appaiono che prossime, nella più ottimistica delle ipotesi, al 50%. Per via di un'iniezione di gioco ed efficacia sì osservata in campo, ma, almeno per ora, non pienamente decollata e resasi strutturale.


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