Nicola e la compattezza del gruppo come priorità
Nicola ora sa su chi potrà contare da qui alla fine della stagione. Dove l’obiettivo minimo è la salvezza, ma può fare anche qualcosa in più. Se riesce a compattare il gruppo e rendere partecipe tutta la rosa, può uscire qualcosa di interessante. Anche perché un gruppo troppo ampio può creare sempre malumori per chi non gioca. C’è da sistemare sempre Nkoulou che, se non rinnova, a febbraio potrà già trovare un altro club e a giugno partire a parametro zero. Probabilmente il Toro non farà nulla per proporgli il rinnovo di contratto, cercando di metterlo nelle condizioni di fare bene quando sarà chiamato in causa. E’ il minimo che può fare per una squadra che ha puntato su di lui quando era in difficoltà in Francia. E adesso deve darsi da fare per concludere nel migliore dei modi.
Il parco attaccanti adesso non è molto ampio, considerando la partenza di Edera e Millico, per cui è un bene che sia rimasto Bonazzoli, che ha un po’ di mesi per farsi valere, con Zaza che pare recuperato dalla cura Nicola. In più ci sarà l’inserimento di Sanabria, tenendo conto che Verdi potrebbe sempre sbocciare da un momento all’altro.
La rosa del Torino non è di certo creata per fare un campionato di bassa classifica, appena si troveranno le giuste congiunzioni dovrebbe venire fuori la qualità. Senza perdere ulteriore tempo, di questo ce n’è poco.