Nicola ha mentalizzato il Torino: ricerca costante del progresso per avere continuità di risultati
Fonte: Elena Rossin
Il campionato volge alla fine e rimane poco tempo prima che i giochi siano fatti per cui ogni partita è preziosa per il Torino che ha l’obiettivo di salvarsi. Dal suo arrivo mister Davide Nicola ha intrapreso il percorso di ridare un’anima e un’identità alla squadra al fine di risollevarla e condurla a tagliare il traguardo. I giocatori lo stanno seguendo e i primi risultati sono arrivati, ma occorre che si porti a conclusione il lavoro e per farlo servono energie fisiche e mentali, oltre a una grande determinazione e convinzione nei propri mezzi data dalla conoscenza dei punti di forza e di quelli deboli.
In una stagione complicata, ancor più dal Covid, arrivare alla fine con le energie fisiche sufficienti può sembrare la cosa principale proprio in questo periodo che non ammette più passi falsi e il dover disputare tre partite in nove giorni con Roma, Bologna e Napoli rappresenta una sorta di “stress test”. Per cui viene spontaneo chiedersi se il Torino dal punto di vista atletico ha energie sufficienti per raggiungere l’obiettivo? Domanda che ieri, alla vigilia della gara con la Roma, la prima delle rimanenti nove partite, è stata fatta in conferenza stampa a Nicola che ha risposto così: “Noi non scindiamo il punto di vista atletico, tecnico-tattico o psicologico, ma valutiamo la persona. La squadra sta bene e sta lavorando bene. Nelle settimane in cui si è potuto lavorare con continuità, perché magari non ci sono stati impegni infrasettimanali, i ragazzi hanno sempre lavorato davvero in maniera molto forte. E’ cambiata la metodologia di allenamento ormai da un po’ e si sono adattati e lo fanno con voglia e con voglia di migliorarsi, soprattutto. E quindi io sono sicuro che quando una squadra è mentalizzata non c’è un aspetto fisico, le partite si giocano sotto vari aspetti e, secondo me, noi stiamo migliorando molto sotto quell’aspetto lì”.
E’ confortante che Nicola veda miglioramenti, ma basteranno? Soprattutto in questo frangente con tre partite nel giro di pochi giorni nelle quali dovranno essere fatti altri punti per incrementare il distacco di due lunghezze dalla terzultima, il Cagliari ieri nell’anticipo ha battuto il Parma, e poi avere le forze per disputare ancora altre sei gare? E anche in questo Nicola è fiducioso e basa il suo ottimismo sulla continuità dei progressi: “Siamo consapevoli di essere a un punto del campionato in cui è come avvitare un bullone: arrivi a fine corsa e ogni giro che fai diventa molto più duro ed è proprio lì che non devi mollare e devi avere più energia, più attenzione e più determinazione. E quindi noi siamo consapevoli che ci stiamo avvicinando alle ultime partite e che poi non c’è più tempo dopo per cui bisogna cercare di sfruttare tutto, ma non viviamo di exploit ne io lo richiedo. Non mi interessano i picchi di rendimento positivo né quelli meno positivi, mentre mi interessa, invece, un costante progresso, una costante dedizione perché parto dal presupposto che è la continuità a dare sicurezza ed è la continuità di prestazione che porta, molto probabilmente, ad avere una continuità di risultati”.