Niente regalo tanto agognato per i tifosi del Toro, ma che almeno a gennaio non partano giocatori utili e che arrivino subito quelli indispensabili
Fonte: Elena Rossin
Un solo regalo volevano i tifosi del Toro: che Cairo vendesse il Torino, ma questo non lo troveranno sotto l’albero di Natale. Sperare nel miracolo di Natale che a sorpresa arrivi l’annuncio sarebbe solo pia illusione, un puro atto di fede che nemmeno il più devoto può fare. E allora resta solo da augurarsi che nel calciomercato di gennaio non venga ceduto nessun giocatore utile, leggasi soprattutto Ricci, e che arrivino subito quelli indispensabili, almeno l’attaccante prolifico già il 2. Sarebbe già qualcosa, che è di sicuro anche in cima ai desiderata di mister Vanoli. Un quinto e un difensore possibilmente entrambi di piede mancino e un rifinitore non guasterebbero di certo, anzi.
Sarebbe davvero triste e ingiusto, ai limiti del crudele se fino alla fine del campionato i tifosi, e l’allenatore e la squadra, dovessero lottare per non retrocedere perché non sono arrivati i rinforzi. Certo, come dice anche sempre Vanoli si deve fare di più lui per primo, ma con i giocatori attualmente a disposizione si fa fatica a intravedere che possano svoltare solo con le proprie attuali forze. Prova ne è che appena ci sono barlumi di miglioramento supportati pure da un po’ di fortuna, come si erano visti con Genoa e Empoli con tanto di illuminazione a Adams da parte della Dea Bendata, subito dopo arriva il passo indietro per non dire due, con il Bologna neppure un tiro nella porta dei felsinei e un gol, il primo, peso in quella maniera definita dall’allenatore granata una rete evitabilissima perché non era stata una giocata individuale importante da parte di un loro giocatore e va aggiunto che in più Masina bucando l’intervento ha permesso che Dallinga con un tap-in, sul filtrante di Miranda, segnasse. Ovvio che anche i giocatori potrebbero stare più attenti ed essere maggiormente determinati, ma in campo si vede che non ci riescono proprio forse per limiti tecnici o mentali oppure anche per entrambi conditi da una dose di, diciamo, superficialità che si è evinta dalle parole di Milinkovic-Savic: “Bisogna che ognuno si guardi nello specchio e si chieda se può fare qualcosa di più. Perché alla fine, come ho detto prima, i ragazzi si impegnano in ogni allenamento e non solo in partita. Però nell’intimo ognuno con se stesso deve essere sincero e vedere se sta facendo il massimo”.
Fare il massimo è quello che si chiede anche a Cairo e Vagnati: lo meritano i tifosi granata e soprattutto lo merita il Toro.
Buon Natale a tutti e se poi il tanto agognato regalo arriverà per Pasqua andrà bene lo stesso a chi ama il Toro, purché arrivi.