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Non operazione Milan, ma operazione Toro: essere concentrati su se stessi

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Giroud e Bremer

Domenica sera il Torino affronterà in casa il Milan e già si parla di operazione Milan intendendo che i granata, tecnicamente inferiori, dovranno cercare di far di tutto per arginare la capolista che a sette giornate dalla fine in classifica ha un solo punto di vantaggio sul Napoli e quattro sull’Inter che però deve recuperare una gara, ha disputato una partita in più ed ha 29 punti in più, ha segnato 21 gol in più e ne ha subito uno in meno. Ma l’ottica va ribaltata mettendo al centro il Toro e non i rossoneri. Ovviamente è d’obbligo che i granata siano consapevoli che il Milan è più forte, ma va da sé e lo sanno. Piuttosto sono loro che devono diventare il fulcro della partita facendo leva sui propri pregi e difetti.

Fra i pregi di questa stagione il Torino ha una difesa solida è la quinta del campionato, non poco. Juric ha ridato alla squadra la voglia di giocarsela sempre fino all’ultimo istante con qualsiasi avversario e poche volte è stato sbagliato l’approccio alla partita. Nonostante gli infortuni, anche di giocatori chiave, sono state sempre trovate delle soluzioni senza snaturare l’assetto e il gioco. Fra i difetti indubbiamente il capitalizzare poco le occasioni da gol che vengono create e il subire reti per errori individuali e collettivi soprattutto nei finali di partita.

E allora l’operazione Toro ha i suoi obiettivi: continuare ad avere una fase difensiva solida potenziando fino al fischio finale l’attenzione onde non subire beffe e essere più determinati e cinici in fase offensiva. L’avversario certamente conta, ma conta molto di più essere concentrati su se stessi.


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