Obi: “Al Torino ci sono le condizioni giuste per rilanciarmi, ora dipende da me”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il centrocampista Obi in conferenza stampa ha parlato di come si sta ambientando al Torino e detto quali sono i suoi obiettivi
Com’è stato il passaggio dall’Inter al Torino e che impatto ha avuto con un sistema di gioco nuovo?
“Il passaggio dall’Inter al Torino è stato facile perché ha contato la voglia del club granata di prendermi e il progetto, così ci ho messo poco a dire di sì. Il progetto mi piaceva tanto poiché era quello che volevo. Con i compagni mi sto ambientando benissimo perché sono ragazzi fantastici e mi stanno aiutando e ho trovato anche persone con le quali avevo giocato nell’Inter e nel Parma e questo sta facilitando ancora di più il mio inserimento. Per quanto riguarda il sistema di gioco è importante e facilita il giocatore, non basta avere delle doti, ma bisogna applicare le tattiche del mister ed esprimersi al meglio”.
Pensa che il Torino sia la squadra giusta per rilanciarsi?
“Sì al Torino ci sono tutte le carte in regola per far sì che io possa esprimermi al meglio. C’è un allenatore che è fra i primi in Italia, quindi adesso sta a me dare tutto e migliorare”.
Lei è stato fatto debuttare in serie A da Mourinho, ci sono analogie fra l’allenatore portoghese e Ventura?
“Ogni allenatore ha il suo modo di lavorare e non si possono fare paragoni, sarebbe come farlo tra un difensore e un attaccante. Mister Mourinho è un grande allenatore, ma adesso sono al Torino e lavoro con mister Ventura del quale tutti parlano benissimo. Sono contento e, come ho detto prima, dipenderà da me. Ho appena iniziato a conoscere Ventura e ho tanto da imparare e non posso fare alcun paragone”.
E’ in camera con Vives che è uno dei “senatori” cime si trova con lui?
“Vives è un ragazzo eccezionale e non mi aspettavo di trovare una persona così fantastica, è tranquillo, mi sta aiutando dandomi consigli e sono contentissimo. Ci troviamo bene in camera insieme”.
Durante gli allenamenti la vediamo spesso parlare con Acquah, siete amici?
“Sì, oltre ad aver giocato con lui nel Parma ci conosciamo da un po’ di tempo e siamo amici anche fuori dal campo, per questo siamo sempre insieme”.
Quali obiettivi si pone per la stagione?
“Voglio rilanciarmi e migliorare e, come dicevo prima, al Torino ci sono tutti i presupposti per raggiungere quest’obiettivo. Per quel che riguarda la squadra, sono qui per dare una mano e cercherò sempre di dare il meglio di me stesso per cercare di migliorare i risultati della squadra”.
Alla luce dei primi allenamenti e delle prime amichevoli, crede di avere le caratteristiche tecniche adatte per il gioco e il modulo del Torino?
“Sì, per le mie caratteristiche penso di essere nella squadra giusta, sono un giocatore al quale piace attaccare, ma anche difendere e credo che il 3-5-2 possa aiutarmi tanto per la carriera. Sono contento”.
Teme la concorrenza di Baselli?
“Assolutamente no, anzi, il suo arrivo aiuta a migliorare la qualità della squadra, quindi ben vengano i giocatori forti. Non sono affatto spaventato dalla concorrenza siamo professionisti ed è giusto che chi è più forte o dimostra di essere pronto giochi”.
E’ vero che suona la batteria?
“Sì, mi piace suonarla, ma non sono bravissimo, diciamo che me la cavo. Ho imparato a suonare la batteria da solo e quando ero piccolo andavo in chiesa e la suonavo lì. Sono di fede protestante e in chiesa c’era il coro”.
Le piace il gospel?
“Sì”.
Che cosa fa nel tempo libero?
“Cerco di riposarmi e stare in compagnia degli amici. Gioco alla Play Station e a biliardo, sono una persona tranquilla”.