.

Ogbonna: "Non so cosa mi riserverà il futuro"

di Marina Beccuti

Oggi Ogbonna ha incontrato i media per parlare del suo rinnovo contrattuale, partorito dopo un anno di consultazioni, ma molto  importante per lui e la squadra. "Questa siituazione l'ho vissuta per tanto tempo, tuttavia sono sempre stato molto sereno, senza mai incontrare problemi con il presidente ed il mio procuratore. Quindi ho sempre vissuto la situazione con tranquillità. Possono essere importanti la cifra e gli anni dell'accordo, ma per me vale di più invece essere legato al Torino, che mi ha dato tanto da quando ero giovane, per cui è una conferma per quanto riguarda le mie qualità, ma vale molto anche sotto l'aspetto umano. Senza dimenticare la piazza che mi ha sempre sostenuto". Mentre parla, da una finestra della sala stampa, appare un cartello portato da alcuni compagni guasconi, con su scritto: "Grazie di essere rimasto, gentilissimo". Questo fa supporre che l'armonia interna è sempre molto buona.

Il pensiero del forte difensore granata però non cambia riguardo alle prospettive future: "La società, il presidente sanno quali sono le mie aspettative, con il presidente c'è sempre stato rispetto e se un domani ci fossero delle situazione per andare via, le vivrei con molta tranquillità. Le scelte le abbiamo sempre fatte insieme e continueremo così. Il contratto gratifica me e la gente, ma io vivo giorno per giorno ogni situazione, ora sono qui per perseguire il progetto di portare il Torino ai massimi livelli, quello che verrà in futuro non lo so, magari resto anche l'anno dopo a questo, ma non so per il resto della mia carriera, perchè le cose si evolvono".

Il vice capitano ha poi aggiunto: "Portare in A il Toro e andare gli Europei è un sogno, ma si deve sempre sudare sul campo per ottenere quello che uno vuole. Andare in A potrebbe anche non essere utile per andare agli Europei a giugno. A chi dedico questo mio contratto? Ho pensato in primis alla mia famiglia, al mio presidente, a tutte le persone che mi sono state vicine, al mio procuratore, un grazie a tutti".

E' sempre molto pacato Ogbonna ed è questa la sua grande forza: "Quello che mi ha fatto maturare è stata la pazienza ed essere spesso riflessivo, anche se qualcuno può pensare che questa caratteristica può nuocere, ma non credo. Mi sono sempre accontentato di quello che ho avuto, non ho niente da rimpiangere. Il sacrificio è fondamentale, così la voglia di apprendere, non bisogna mai vergognarsi di non sapere qualcosa, questo vale non solo nel calcio ma in ogni ambiente".

Non è nemmeno preoccupato di non essere più in testa: "Non è mai stato un nostro problema dover stare sempre davanti a tutti, perchè ci sono difficoltà in B e nulla è scontato, abbiamo regalato qualche punto, ma abbiamo vissuto anche alcune vicende che non ci sono state favorevoli, ma è inutile recriminare perchè non voglio essere polemico. Il nostro obiettivo è di vincere il campionato e dare un bel gioco alla squadra".

Come leader della difesa meno battuta del campionato, Ogbonna parla anche del grande assente per la prossima parte di campionato, Coppola: "L'assenza di Nando si sente, perchè lo reputo un uomo spogliatoio, è un capitano, la fascia è un simbolo che viene concesso ad un giocatore dalla società, ma per essere leader bisogna sentirselo dentro, e noi ne abbiamo uno per reparto. Nando è uno che può dare tanto a tutti".

A proposito di leader e capitani, non si può far finta di nulla nel pensare a quanto stava per succedere a Bianchi, ad un passo dalla cessione: "Io Bianchi lo vedo normale, rimane sempre il nostro capitano, magari non sta vivendo una situazione ideale, ma alla fine, se non segna lui basta che lo faccia un altro, vincere è quello che conta. Al momento giusto arriveranno i gol anche per lui, non ha nulla da recriminare sia come giocatore che come ragazzo. Io con lui ho sempre avuto un rapporto ideale, soprattutto fuori dal campo. Immaginavo che sarebbe rimasto, poi che sia stato ad un passo dal Catania può succedere in una fase di mercato. Magari è capitato anche a me, ma alla fine sono rimasto...".