Ora bisogna vedere quanta vera sostanza ha il Torino
Fonte: Elena Rossin
Tre vittorie consecutive con Cagliari, Crotone e Inter, ma prima il Torino aveva inanellato un poker di brutte sconfitte con Juventus, Verona, Roma e Fiorentina, quindi, è legittimo aspettare di vedere come la squadra di Mazzarri affronterà il Chievo sabato alle diciotto per capire se c’è vera sostanza, tanto più che con l’Inter tutto è girato per il verso giusto. Soppesare la sostanza del Torino è doveroso soprattutto in chiave futura, nell’ottica di capire quanto in estate dovrà essere modificata la squadra per renderla più competitiva, al netto di chi magari sull’onda di un finale di stagione positivo si farà tentare dalle sirene di club che offrono stipendi e obiettivi superiori. E’ facile ipotizzare che Belotti, Ljajic, N’Koulou e Sirigu saranno protagonisti del prossimo calciomercato. Cairo potrà impuntarsi finché vuole nel chiedere cifre alte e anche altissime per i cartellini dei suoi giocatori e su fatto che i calciatori sono legati al Torino da contratto, ma se anche alla fine non cedesse i suoi big rischierebbe di consegnare a Mazzarri giocatori scontenti o comunque frastornati da un’estate al centro di trattative di mercato, com’era successo la scorsa per Belotti, con tutto ciò che poi ne consegue.
Farsi prendere dall’esaltazione per il trittico vincente non è cosa saggia poiché in questa stagione il Torino ha avuto troppi alti e bassi che ne hanno condizionato la resa. Non si tratta di eccessiva prudenza e tanto meno di disfattismo cosmico, ma di sano realismo. Non va dimenticato che nonostante le tre vittorie consecutive il Torino non si è schiodato dal decimo posto, è vero che ha ridotto a cinque, dagli otto precedenti, i punti di distacco dal settimo posto, ma questo non è bastato per sorpassare chi gli sta davanti perché Fiorentina, Sampdoria e Atalanta continuano ad essere in vantaggio: i viola di cinque lunghezze e blucerchiati e nerazzurri di tre. L’Europa League per i granata rimane quindi più un sogno, anche perché il settimo posto potrebbe non bastare, infatti, se il Milan il nove maggio dovesse vincere la Coppa Italia battendo la Juventus e chiudesse il campionato dall’ottavo posto in giù, oggi è sesto, la settima classificata non parteciperebbe ai preliminari d’Europa League.
Mazzarri sulla sostanza e sul carattere dei suoi giocatori era stato chiarissimo già a fine partita con l’Inter, infatti, aveva detto: “Sul piano del carattere bene e vi dico già che cosa ho detto ai giocatori: “Il carattere me l’hanno fatto vedere contro l’Inter e se non me lo faranno rivedere con il Chievo mi arrabbio davvero”. Oggi siamo stati squadra ed è la terza volta che lo siamo, a Cagliari venivamo da una serie negativa ed eravamo un po’ impauriti e poi con il gol ci siamo sbloccati e abbiamo iniziato ad essere squadra. Squadra per me vuole dire come ha fatto Ljajic che ha agito da mezzala e anche tutto il resto. Se vogliamo giocare con il nuovo assetto (il 3-4-1-2, ndr) con tre attaccanti di qualità più Baselli, che è un altro ragazzo di qualità, bisogna che tutti corrano come abbiamo fatto oggi sia che si affronti il Chievo sia la prima o l’ultima della classifica. Bisogna affrontare le partite tutte in questo modo e se le affronteremo così ci sarà anche da divertirci, secondo me”. A buoni intenditori poche parole.