.

Ora il Toro ha un patrimonio da conservare e incrementare

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

La doppia rimonta con il Sassuolo è stata una svolta soprattutto alla luce di quanto Mazzarri ha detto nel post partita. “Fra il primo e il secondo tempo credo di aver avuto un ruolo abbastanza importante perché avevo visto i ragazzi come se avessero già perso. Questa partita stregata li aveva un po’ distrutti” e a questo si era aggiunto “Anche il rigore sbagliato da Belotti (sullo zero a zero, ndr), che quest’anno non ne aveva mai sbagliato uno” e il gol segnato dal Sassuolo poco dopo. Per tutto questo “Era comprensibile che i ragazzi avessero visto lo spettro di una giornata …”  il mister ha preferito non definirla per, a detta sua, non utilizzare parole inappropriate, ma si può certamente dire da incubo perché se il Torino avesse perso o anche solo pareggiato la corsa all’Europa e il percorso di crescita avrebbe subito una battuta d’arresto, invece, c’è stata una prima rimonta quando Belotti ha segnato e un’altra volta, però, il Sassuolo si è riportato in vantaggio e a questo punto lo spettro della giornata no e del passato poteva tornare, ma non è stato così perché Zaza, il tanto vituperato Zaza anche per colpe sue, che si era mangiato almeno tre occasioni per segnare, da quando era entrato in campo poco dopo l’inizio della ripresa, finalmente ha centrato il bersaglio e dopo un minuto Belotti, che si era visto alzare sopra la traversa da Consigli una rovesciata, senza farsi condizionare in rovesciata ha siglato il gol della vittoria. E di conseguenza, giustamente, Mazzarri ha sottolineato “L’avevo detto che i giocatori sono cresciuti in autostima e convinzione e la squadra è più matura”.

Questa autostima raggiunta sommata a una maggiore convinzione che hanno portato alla maturazione della gruppo è un patrimonio e in quanto tale va conservato e anche incrementato. Adesso il Torino è settimo in classifica a due punti da Milan e Roma, a tre dall’Inter, che questa sera alle 20,30 giocherà con il Chievo ultimo e già retrocesso, e a cinque dall’Atalanta e alle spalle ha la Lazio distaccata di due lunghezze e mancano due giornate alla fine del campionato. Mercoledì sera si disputerà la finale di Coppa Italia fra Atalanta e Lazio che consegnerà alla vincitrice il pass per la fase a gironi dell’Europa League e potrebbe anche dare una chance a chi arriverà settimo di provare ad accedere all’Europa League passando dai turni preliminari, se a vincere la coppa sarà una squadra che non concluderà il campionato fra le prime sei. Allo stato attuale delle cose il Torino deve tifare per la Lazio che è ottava e che incontrerà nell’ultima giornata di campionato, ma prima dovrà affrontare e battere l’Empoli, che ieri ha battito la Sampdoria al Ferraris, e che è al terzultimo posto a un punto dal Genoa, a due da Udinese e Bologna, che giocherà oggi alle 19 con il Parma, che ha tre lunghezze in più dei toscani.

Lo scenario è intricato e può accadere di tutto, ma il Torino ha dalla sua quell’autostima e quella maturità che ieri gli hanno permesso di rimontare due volte il Sassuolo che ha giocato in dieci uomini per settanta minuti a seguito dell’espulsione di Bourabia, per aver esultato dopo il gol che aveva sbloccato il risultato mettendosi la maglia sulla testa, ma questo non cambia che se si è consapevoli dei propri mezzi si possa utilizzare l’autostima e la maturità anche con un avversario non in inferiorità numerica. L’avversario di domenica prossima è l’Empoli e per quanto sia motivato a lottare con le unghie e con i denti per salvarsi ha pur sempre venticinque punti in meno del Torino. I toscani avranno il vantaggio di giocare in casa, ma i granata sono in corsa per l’Europa e già solo questo dovrebbe essere più che sufficiente per far superare il fattore campo e poi la differenza qualitativa dovrebbe fare il resto. Se, com’è probabile, l’Inter vincerà questa sera con il Chievo e se la Coppa Italia dovesse essere vinta dall’Atalanta il Torino resta comunque in corsa per il suo obiettivo, anche se verosimilmente chi concluderà il campionato al settimo posto non potrà accedere ai turni preliminari d’Europa League perché l’Atalanta è terza e ha cinque punti in più del Torino che è sesto e sette in più della Lazio che è settima e in palio in totale di punti ne rimangono sei. Conquistare questi sei punti per il Torino vuole dire mantenere intatto li patrimonio che ha acquisito e poi la società con il mercato estivo e la squadra e l’allenatore continuando il percorso di crescita nella prossima stagione penseranno a incrementarlo.


Altre notizie
PUBBLICITÀ