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Ora serve l'affondo per la punta e il regista

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Attendendo sempre l’ufficializzazione di Cerci le priorità del Torino rimangono una punta e un regista. Cerci già oggi nel pomeriggio potrebbe allenarsi con i nuovi compagni, però è certo che se continuasse a prolungarsi l’attesa anche i più benevoli inizierebbero a pensare che qualche intoppo magari legato all’ingaggio o alla durata del contratto o a qualche altra sirena più allettante del club granata c’è. Analizzando reparto per reparto i portieri sono tre: Gillet e i due fratelli Gomis. In questo ruolo la squadra non manca di nulla, rimane però l’incognita legata alle indagini della Procura della Repubblica di Bari relative all’ennesimo filone sul calcioscommesse per quel che riguarda Gillet. Il giocatore, è bene ricordarlo, si è sempre professato estraneo, così come era già accaduto per Masiello e Vives che in due gradi della giustizia sportiva sono stati prosciolti. L’inchiesta sta seguendo il suo iter che non avrà tempi brevi in quanto si tratta della giustizia ordinaria e non sportiva, che ha modalità e tempi molto più rapidi, quindi nell’eventualità che una volta concluse le indagini a Bari i fascicoli vengano passati alla Procura Federale, vale a dire filone d’indagine della giustizia sportiva, il Torino sta valutando se è meglio cautelarsi con l’ingaggio di un portiere più esperto del giovane Lys Gomis, che è il vice di Gillet, e i nomi che circolano sono due: Benussi, già in granata nella scorsa stagione, e Benassi, attuale estremo difensore del Lecce, in uscita dal suo club al quale è stata confermata la retrocessione in Lega Pro.

In difesa il reparto in teoria è completo. Darmian e D’Ambrosio i terzini destri; Glik, Di Cesare, Ogbonna, Rodriguez e Migliorini i centrali; Masiello e Caceres i terzini sinistri. Però Volta e Bovo continuano ad essere accostati al Torino, se dovesse arrivare uno dei due allora è facilmente ipotizzabile la partenza di un centrale e il candidato numero uno sarebbe Di Cesare, perché il giovane Migliorini dovrebbe essere tenuto almeno fino a gennaio per monitorarne la crescita. Sarebbe poi da valutare l’opportunità di lasciar andar via Di Cesare, che conosce l’ambiente, il modo di giocare di Ventura e fisicamente sta bene, per prendere un giocatore, Volta, in uscita dalla Sampdoria, diretta concorrente del Torino per la salvezza, o Bovo, che nella scorsa stagione (27 aprile rottura del menisco esterno del ginocchio destro e in precedenza un altro infortunio a inizio stagione) ha avuto problemi fisici.

Anche il centrocampo è un reparto che sulla carta ha uomini a sufficienza: Gazzi, Brighi, Vives, Basha, De Feudis, Gorobsov più Suciu che continua il percorso del recupero dall’infortunio e il diciottenne Barbosa, che ha già ricoperto anche il ruolo di esterno alto e basso e seconda punta. Sette giocatori, perché al momento Suciu non può essere considerato arruolabile, per due posti dicono che non servirebbe nessuno, ma De Feudis e Gorobsov da inizio ritiro sono candidati ad andar via, Gazzi, Brighi, Vives e Basha hanno caratteristiche che li portano ad essere più propensi alla fase difensiva che a quella offensiva, e Barbosa, per ragioni d’età, è a metà con la Primavera ed è per questo che il Torino cerca un giocatore che abbia caratteristiche offensive ben precise e Almiron, Tissone, Biondini, Seymour, Migliaccio, Kurtic e Radovanovic da molto tempo sono tenuti in considerazione dalla dirigenza granata che spera di fare il colpaccio negli ultimi giorni di mercato.

In attacco il discorso è per certi aspetti simile a quello per il centrocampo. Alla voce esterni dando per scontato, anche se manca l’ufficializzazione, l’arrivo di Cerci ci sono Stevanovic, Santana, Verdi e in aggiunta Sansone, che è più una seconda punta, e in caso di totale emergenza il Torino può contare anche su Sgrigna, vale a dire quattro giocatori di ruolo per due posti più due alternative. Magari un esterno capace di giocare sia a destra sia a sinistra non guasterebbe, ma non rientra fra le priorità. Per quel che riguarda le punte il reparto annovera Bianchi, Meggiorini, Sgrigna, Sansone e Diop dove, a parte il capitano e Migliorini, gli altri non conoscono, per non averci mai giocato, la serie A ed è opinione di tutti gli addetti ai lavori che un attaccante che abbia il fiuto del gol serve assolutamente per dare garanzie alla squadra di poter lottare per restare in serie A. La rosa fra i quali scegliere è: Barreto, Pozzi, Bojinov, Nené, Alfaro, Antenucci, Vargas, Maccarone e Floccari. Ma è verosimile pensare che anche in questo caso si debba attendere la prossima settimana per la fumata bianca poiché il valzer delle punte in Italia non è ancora concluso.


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