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Ora si pensi velocemente a raggiungere la salvezza

di M. V.

La matematica non condanna ancora il Torino nella lotta per l'Europa, ma occorre essere realisti e cominciare a calarsi nella nuova dimensione in cui è entrata ormai da tempo la squadra di Moreno Longo. Le vittorie contro Roma e Bologna di inizio anno avevano illuso di un possibile ritorno alla normalità, ma non è così, ed anche se la zona calda è ancora lontana, considerando i tanti dubbi sulla condizione atletica e, soprattutto, mentale del gruppo, sarebbe ora di virare gli obiettivi per evitare brutte sorprese. Niente più ricerca ossessiva alla vittoria, tutti i pareggi che arriveranno d'ora in avanti serviranno per mettere fieno in cascina al fine avvicinare la fatidica quota quaranta. In questo sarà anche necessaria, occorre farsene una ragione, la vicinanza dell'ambiente ai suoi giocatori, perché la B è difficile ma non impossibile, e le sconfitte di fila, Coppa Italia compresa, sono già arrivate a quota cinque.


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