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Ora sono sei i punti di distacco dal 6° posto, ma nulla é perduto

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

La situazione di poco é peggiorata, un punto in più di divario dal sesto posto con una giornata in meno di campionato da disputare e mercoledì, dopo Genoa-Parma in caso di vittoria dei liguri, il Torino porrebbe essere scavalcato dai rossoblu e scivolare quindi all’ottavo posto. Lo scenario peggiorerebbe a rigor di logica facendo diminuire ancor di più le speranze per i granata di disputare la prossima stagione l’Europa League. Non é assolutamente detto però. Follia, illusione, presunzione, incapacità a considerare la realtà, forse.  

 

Calma e gesso e ragionare. Il Torino nelle ultime tre giornate ha conquistato sette punti vincendo con  Parma e Atalanta e pareggiando con la Roma. Le prime due avevano molti punti in meno dei granata, quindi la vittoria era obbligatoria visto che si affrontavano squadre meno forti. Il pareggio con la Roma, che prima della partita era al secondo posto, ci sta essendo i giallorossi una formazione più forte. Stando quindi alle famigerate tabelle, tanto odiate soprattutto da allenatori e giocatori, ma pur sempre stilate anche da loro, il Torino é in perfetta marcia: vincere con le più deboli, riuscire a pareggiare con le più forti e cercare di vincere anche con chi é dello stesso livello. Calendario alla mano il Torino dovrebbe conquistare almeno diciotto punti nelle prossime otto partite, poiché dovrà affrontare nell’ordine Sassuolo, Juventus, Palermo, Empoli, Genoa, Chievo, Milan e Cesena.  

 

È ovvio che la conquista del sesto posto dipenderà anche dai passi falsi che faranno le altre squadre che oggi sono davanti al Torino ed in particolare la Fiorentina e la Sampdoria, attualmente quinta e sesta a quarantanove punti, e il Genoa non dovrebbe vincere con il Parma così non sorpasserebbe, anche se di un solo punto, i granata. Tutto ciò non deve assolutamente scoraggiare il Torino che deve crederci iniziando a vincere già domenica prossima all’ora di pranzo con il Sassuolo. Altro risultato, anche solo il pareggio, servirebbe poco e sicuramente complicherebbe il percorso già di per sé non facile. Fino a quando ci sarà anche una remotissima possibilità di centrare quella che con tutta onestà è un’impresa è doveroso da pare del Torino provarci con totale convinzione. Stabilirsi fra le squadre che contano in Italia richiede grandissima determinazione e un’organizzazione anche a livello societario importante che comporta sostegno e attenta programmazione. Finora la squadra ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità, a prescindere da come andrà a finire, quest’estate toccherà alla società in sede di mercato fare altrettanto.


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