Ora tocca ai giocatori dare risposte a iniziare da Belotti
Fonte: Elena Rossin
Il Torino nelle ultime due partite con Frosinone e Bologna non ha fatto passi in avanti, anzi, si è fatto rimontare da avversari che oggettivamente erano in difficoltà e se anche con i ciociari alla fine è arrivata comunque la vittoria non cambia la sostanza perché certe partite vanno giocate in scioltezza e non vi devono essere appannamenti di alcun tipo. Mazzarri ha martellato e tanto i suoi giocatori in modo che non abbiano più “cali di tensione” ed ora spetta a loro dimostrare che questo grave difetto è stato recepito e con volontà superato.
Sabato sera con la Fiorentina prima di tutto i granata saranno osservati e di conseguenza giudicati per l’approccio e la tenuta mentale che avranno per tutta la gara. Belotti in quanto capitano e giocatore di alto livello sul quale il Torino conta moltissimo dovrà essere il primo a dare l’esempio. Non ha mai lesinato l’impegno, ma le sue prestazioni non sono state conformi a quanto può rendere, pur tenendo conto che viene poco servito dai compagni. Ma, ovviamente, non solo lui sarà sotto stretta osservazione. Tutti lo saranno. Sirigu dovrà prestare attenzione ai rilanci. N’Koulou, Izzo e chi fra gli altri difensori sarà mandato in campo ha il compito di non lasciarsi sfuggire gli avversari contrastandoli a dovere ed evitare passaggi che mettano in difficoltà i compagni. Rincon, Baselli, Soriano e tutti i centrocampisti dovranno profondere tutto ciò che hanno nella doppia fase difensiva e offensiva. De Silvestri e chi si occuperà delle fasce non solo sarà chiamato a vincere i duelli uno contro uno, ma anche a spingere andando sul fondo e sfoderando cross precisi per chi è in area. Belotti, Falque e Zaza, a prescindere dai minuti che giocheranno, hanno l’obbligo di supportarsi e di segnare. Chi invece all’inizio si accomoderà in panchina e poi sarà mandato in campo dovrà entrare sul terreno di gioco concentratissimo e determinato come se dovesse disputare la partita della vita.
Mentalità vincente questo devono dimostrare di avere tutti, ma proprio tutti i giocatori del Torino. Chi dovesse fallire automaticamente sarà da considerarsi inadeguato o non desideroso di contribuire al bene della squadra e in un caso e nell’altro non è giocatore da Toro.