Passano i giorni e potrebbero arrivare le prime svolte di mercato del Torino
Fonte: Elena Rossin
Sono due i nodi cruciali da sciogliere per far decollare il mercato del Torino che potrebbe comunque essere smosso poiché i conti del club granata sono in attivo e in arrivo ci sono incassi derivanti dalla cessione di giocatori effettuate la scorsa estate. Ma tornando ai nodi da sciogliere uno è arcinoto ed è relativo a Belotti, l’altro riguarda il Napoli e Maksimovic. La società del presidente De Laurentiis deve a quella di Cairo ancora venti milioni per il difensore e sapendo che il Torino deve rinforzare la squadra in ogni reparto sta provando a inserire contropartite tecniche per abbassare la cifra. I difensori Tonelli e Chiriches, il centrocampista Grassi e l’attaccanti Duvan Zapata e Pavoletti sono in ballo per affrontare il discorso.
Questa sera a Udine l’Italia affronterà il Liechtenstein, partita valida per la qualificazione ai prossimi Mondiali di Russia 2018, è l’occasione sarà colta da molti addetti ai lavori per incontrarsi e parlare ovviamente di mercato e dovrebbero vedersi allo stadio Friuli Dacia Arena anche Petrachi e Giuntoli, direttori sportivi di Torino e Napoli. Definire le situazioni a quattr’occhi è sempre meglio che non al telefono, quindi, i due dirigenti potranno chiarire meglio le rispettive posizioni e intavolare se non proprio ancora una trattativa, almeno un discorso con paletti che delimitano i margini del possibile accordo. Non ci sono dubbi che in ottica granata Zapata sia il giocatore che stuzzica il maggiore interesse, ma per far quadrare la situazione serve che l’Udinese, guarda caso proprio il club della città che ospita la partita della Nazionale, non interferisca cercando di ottenere dal Napoli la cessione dell’attaccante che da due anni è in prestito in Friuli. Non è detto, ma su questo fronte potrebbe smuoversi qualche cosa.
Per quanto riguarda Belotti un affondo vero e proprio non è ancora arrivato dall’estero, anche se il Manchester United sta lavorando ai fianchi sia del Torino sia del giocatore, al momento le lusinghe maggiori sono arrivate per il “Gallo” perché circola voce di una proposta d’ingaggio da 7 milioni netti a stagione che a fronte degli 1,5 più bonus del Torino sono un’enormità. Il club inglese, però, non ha ancora soddisfatto le richieste di quello granata perché è arrivato a 80-85 milioni, ben venti in meno della clausola fissata per l’estero e, quindi, non ha fatto centro perché Cairo non è disposto a concedere sconti. Tutto questo anche se la prima scelta dei Red Devils è Morata e secondo alcune autorevoli fonti l’affare è a un passo dall’andare in porto, ma questo non esclude che alla corte di Mourinho non possa arrivare anche Belotti. In Italia, invece, è il Milan la società che si è mossa di più per il “Gallo”, tenuto conto che l’Inter per il fair play finanziario non potrà effettuare acquisti prima di luglio e avendo in precedenza fatto cessioni. L’offerta rossonera, però, è stata rispedita al mittente perché considerata troppo bassa, chi dice sia stata di quaranta, chi di sessanta e qualcuno afferma persino ottanta milioni con un numero variabile di giocatori in aggiunta offerti, ma l’unica vera contropartita tecnica che sembra interessare a Mihajlovic è Niang. Le prime schermaglie sono partite, ma il vero affondo arriverà quando nel giro che coinvolge tanti attaccanti si smoverà la prima pedina che innescherà l’effetto domino e coinvolti sono Morata del Real Madrid, Diego Costa del Chelsea, Aubameyang del Borussia Dortmund, André Silva del Porto, Mbappé del Monaco, Lacazzette del Lione, Bacca del Milan e ovviamente Belotti, giusto per fare i nomi più caldi. Il “Gallo” non è la prima scelta dei grandi club stranieri, ma è sicuramente il giocatore che ha l’ingaggio meno oneroso e negli ultimi giorni si è mosso, arrivando in Italia e precisamente a Milano, il potentissimo procuratore Jorge Mendes che cura gli interessi di Mourinho, è intermediario del Manchester United e consulente di Belotti.