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Paulinho? Sarebbe proprio l’attaccante giusto

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il Torino è alla ricerca di un attaccante che caratterialmente s’integri nello spogliatoio, che conosca il campionato italiano, che sia di movimento e che abbia feeling con il gol. Paulo Sérgio Betanin, più conosciuto come Paulinho, tutte queste caratteristiche le ha. Il club granata già nelle passate sessioni di mercato lo aveva seguito, ma si era fatto frenare dal costo del cartellino. La scorsa estate il Livorno per cederlo voleva una cifra iniziale intorno ai 10-12 milioni, ma alla fine il giocatore andò in Qatar all’Al-Arabi per 8. Per lui non sussiste neppure la questione extracomunitario perché è brasiliano, ma possiede il passaporto italiano grazie alle sue origini venete.

 

Paulinho è una seconda punta, destro naturale, ma può essere utilizzato anche come prima punta, trequartista ed esterno sinistro, ha una buona  tecnica di base e visione del gioco. Non è molto alto, 176 centimetri, ma si fa valere nel gioco aereo. Per capire quanto Paulinho sia un attaccante interessante in fase realizzativa, se non ci si ricorda abbastanza di lui, basta andare a vedere quanto ha fatto negli ultimi campionati visionando il sito Transfermarkt. Nel 2010-2011 nel Sorrento in Lega Pro giocò 29 partite segnando 23 gol e in Coppa Italia 2 gare e 1 rete. La stagione successiva nel Livorno in serie B disputò 38 partite e realizzò 13 gol e 4 assist, in Coppa Italia 2 gare e 2 reti. Nel 2012-2013 sempre nel Livorno e sempre in serie B i match giocati furono 41 con 20 gol e 19 assist più altre 4 partite nei play-off con 3 reti, in Coppa Italia disputò 2 gare. L’anno seguente in serie A con i toscani giocò 35 partite segnando 15 gol e realizzando 6 assist, in Coppa Italia disputò 1 gara. Nella passata stagione in Qatar ha giocato 23 partite segnando 11 gol.   

 

Molto probabilmente il Torino decise di non puntare su Paulinho la scorsa estate perché all’epoca aveva ventotto anni, è nato il 10 gennaio 1986, e ben difficilmente rappresentava una potenziale plusvalenza. Ora però, fermo restando che Quagliarella e Maxi Lopez sono dei punti fermi e anche loro non sono fra i maggiori candidati per realizzare plusvalenze, se il Torino ha intenzione di spendere per l’attaccante cifre che si aggirano sul valore del cartellino di Paulinho perché non puntare con estrema decisione su di lui? Ha caratteristiche tecniche in linea con il gioco di Ventura, ha esperienza, vede la porta e non si hanno notizie di problemi caratteriali che potrebbero andare a creare turbative nello spogliatoio. Certo se dovesse arrivare al Torino Martinez e Amauri non farebbero i salti di gioia perché rischierebbero concretamente di vedere ridotte le possibilità di giocare, forse anche Quagliarella e Maxi Lopez potrebbero pensare che la concorrenza per un posto in campo aumenterebbe, ma qual è l’interesse del Torino? Non scontentare chi c’è già oppure creare una sana concorrenza e provare a puntare con decisione a tornare nella prossima stagione in Europa League. Senza i gol la difesa può essere solida finché si vuole ma al massimo si arriva nella parte sinistra non nei posti che garantiscono le coppe internazionali. E per le plusvalenze ci sono già Maksimovic e Peres e con buona probabilità di non sbagliare si possono aggiungere anche Baselli e Zappacosta.