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Pellissier: "Tornare a Torino? Emozionato, ma voglio salvare il Chievo"

di Raffaella Bon

Il Chievo, fanalino di coda della classifica fino a qualche settimana fa, è in risalita: merito di ottime prestazioni anche del suo bomber Sergio Pellissier, che abbiamo contattato telefonicamente.

La rinascita del Chievo è arrivata, siete contenti?
"Sì, ci sta andando molto meglio in questo primo mese del 2009 che nell'inizio di stagione 2008: siamo contenti perchè quando arrivano i risultati è sempre un'ottima cosa specie per una squadra piccola".

Cosa è cambiato in campo però per avere questa reazione?
"I risultati appunto: a volte dipendono anche dagli episodi e dalla fortuna, ma quando iniziano ad arrivare ti danno convinzione, morale e chiamano altri risultati positivi. Insomma la "fortuna" va anche cercata però, ed è innegabile, nelle ultime partite noi stiamo dando qualcosa in più, ma nessun ribaltone rispetto alle partite degli scorsi mesi, che non ci avevano sorriso".

La strada per la salvezza si fa in discesa, visto che le concorrenti perdono colpi...
"Dobbiamo sudarcela, ma non possiamo negare che fare risultato negli scontri diretti ci dà un grande morale: sono gare che valgono doppio e che perdendole complicherebbero non poco le cose... Siamo contenti però di come stiamo andando".

Ora andate a Torino…

"Sì, un altro scontro salvezza, non è di certo una partita semplice. Giocare a Torino per loro è importante, visto che hanno il pubblico dalla loro parte. Ma come ho visto nelle ultime partite, può essere anche un'arma contro, considerando che a volte sono volati anche tanti fischi".

Di Carlo come sta preparando la partita?

"La stiamo preparando come tutte le altre, noi sappiamo che a Torino dobbiamo uscire con dei punti, non conta come giocheremo. Si può giocare anche male, ma importante è fare azioni da gol".

Per te è una partita come le altre?

"Per me giocare a Torino è sempre una partita diversa, sono uscito dal settore giovanile del Torino. Quindi chiaro che posso sentire emozione, ma posso dire che domenica è una partita troppo importante per noi, che tutto passa in secondo piano".

Senza Amoruso sarà diverso…

"Lui è senza dubbio un attaccante straordinario, io personalmente lo avrei tenuto. Ma ci saranno state delle ragioni per darlo via. Ma il Torino ha altri giocatori che sono Stellone, Bianchi e Rosina. Inoltre ora ha preso anche Gasbarroni.

Una partita che vale la salvezza?


"Direi di no, anche se è uno scontro diretto. Non dimentichiamoci che ci sono anche altre squadre che non sono sicure. Anche chi ha ventisette punti deve temere".

Mentre ti saresti aspettato l’esplosione del Cagliari?

"Non me l’aspettavo, sta facendo un grande campionato. Anche la scorsa stagione hanno fatto bene alla fine e quindi non sono stato stupito".

Il Chievo si è rafforzato molto con questa campagna invernale…

"Si sono arrivati giocatori importanti, anche se si devono ancora ambientare, li conosco e sono tutti grandi professionisti che ci potranno dare una mano importante. Makinwa?Un acquisto importante, che può darci ulteriore benzina in attacco: le sue caratteristiche sono conosciute da tutti, è giovane, rapido, ottimo fisico... E soprattutto sono sotto gli occhi di tutti i gol che ha fatto, ad esempio con la maglia dell'Atalanta qualche stagione fa, trascinando la squadra bergamasca alla salvezza: ci auguriamo tutti che possa ripetere queste prestazioni anche qui".