Per El Kaddouri e Benassi il derby come prova di maturità
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Per tutti arriva il giorno in cui si viene giudicati per quello che si vale in campo lavorativo e quel giorno è il derby per El Kaddouri e Benassi che devono dimostrare quanto valgono, sicuramente più il primo del secondo per una mera questione anagrafica. Infatti, il belga-marocchino veleggia verso i venticinque anni, li compirà il ventuno agosto, quindi si trova in quella fascia d’età di piena maturità per un calciatore. Benassi è più giovane, non ha ancora ventuno anni, li farà l’otto settembre, quindi a lui un po’ più di tempo lo si deve concedere per dimostrare il suo valore, però deve comunque iniziare a farlo con grande impegno e determinazione.
Che El Kaddouri abbia i numeri è fuori discussione, ma gli manca continuità e questo fa la differenza fra un giocatore anonimamente normale, senza infamia e senza lode, e uno di qualità. El Kaddouri ha la capacità di creare per la propria squadra la superiorità numerica e di far andare o andare lui stesso al tiro finale, quindi deve farlo in modo da contribuire concretamente ai successi. Spesso però non è così incisivo come potrebbe e dovrebbe sbagliando il passaggio o non cogliendo l’attimo per la mossa vincente oppure tirando in porta senza prendere bene la mira. Sono difetti non secondari che vanno assolutamente debellati.
Anche Benassi ha buone capacità, però deve iniziare a imparare a gestire la sua foga che lo porta un po’ troppo spesso ad essere irruento finendo per effettuare interventi precipitosi in fase difensiva che gli costano ammonizioni spesso evitabili, come quelle con lo Zenit quando lasciò dal ventottesimo minuto i compagni in inferiorità numerica, o scelte sulle giocate senza valutare abbastanza il momento della partita, come quella nel derby d’andata che diede il là nei secondi finali al gol della vittoria di Pirlo. Ma anche in fase offensiva gli capita di essere bravo ad arrivare al tiro finale che però poi il più delle volte sbaglia non inquadrando a dovere lo specchio della porta, sempre perché è troppo precipitoso nella conclusione e finisce per scegliere la giocata meno redditizia.
La partita con la Juventus è il banco di prova giusto per testare questi due giocatori. E’ praticamente certo che Ventura utilizzerà El Kaddouri e vi sono buone probabilità che possa mandare in campo anche Benassi fin dal primo minuto, anche se per il posto di mezz’ala destra è in ballottaggio con Vives. Nel caso El Kaddouri e Benassi fossero nell’undici iniziale dovranno non commettere i soliti errori perché il Torino non può concedere alla prima della classe nulla e se due giocatori non danno il necessario apporto danneggiano tutta la squadra.
Dei migliori El Kaddouri e Benassi il Torino ha bisogno non solo nel derby domenica, ma anche per il futuro, di due giocatori che hanno qualità però non le sfruttano a dovere no, diventano un lusso eccessivo che finisce per essere un peso. Poiché El Kaddouri è in prestito dal Napoli, che per cederlo a titolo definitivo vuole 4,7 milioni, come da accordi per il suo riscatto, e che Benassi è in comproprietà con l’Inter se in una partita cruciale come quella con la Juventus - per l’importanza che ha sempre il derby e per l’obiettivo di raggiungere il sesto posto, l’ultimo utile per l’Europa League - non dimostrano fino in fondo di essere all’altezza allora il Torino dovrebbe prendere in seria considerazione di non sprecare soldi per tenerli anche la prossima stagione e investire invece su giocatori più affidabili. Concedere opportunità a chi ha doti ed è giovane è più che giusto, ma El Kaddouri e Benassi devono meritare sul campo la fiducia, il derby è la loro prova di maturità, tutto l’ambiente granata si aspetta che la sfruttino a dovere.