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Per il momento Juric deve tirare la coperta visto che al suo Torino mancano un paio di giocatori

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric

Il ritorno di Vlasic ha messo una pezza importante sulla trequarti e gli acquisti di Bellanova e Tameze sommati alle permanenze di Schuurs e Ricci permettono a Juric di iniziare la stagione, lunedì sera la partita di Coppa Italia con la Feralpisalò, senza essere in emergenza numerica in ruoli chiave, ma la coperta resta un po’ corta infatti mancherebbe ancora al suo Torino un altro trequartista e un esterno a sinistra e se si volesse proprio mettere anche la proverbiale ciliegina sulla torta un centravanti.

La difesa può contare su Vanja Milinkovic-Savic, titolare, e Luca Gemello, come secondo, in porta mentre Popa e Brezzo, per quello che si è visto in ritiro non sono ancora pronti per la Serie A, ma resta in organico Berisha, che ha ancora un anno di contratto, per cui se è reintegrato in rosa ci sono tre estremi difensori. Qualcuno vorrebbe un portiere più forte di Vanja, ma la società con l’avvallo di Juric già lo scorso campionato ha scelto come titolare il serbo.  La linea difensiva con Djidji, Zima, Schuurs, Buongiorno, Rodriguez e i giovani Dellavalle e N’Guessan è completa e non essendo variata rispetto all’anno scorso, quando è risultata la quinta della Serie A, è affidabile. Djidji forse non è ancora proprio al top della forma a seguito dell’operazione di Sport’s hernia effettuata alla fine dello scorso campionato, ma è sulla buona strada per raggiungerla e al più tardi per settembre, ma quasi certamente anche prima, dovrebbe essere completamente a posto. Zima aveva accusato un problema muscolare durante l’amichevole con il Lens lo scorso 2 agosto e poi il 6 aveva saltato l’altra amichevole in Francia con il Reims e anche lui ha ripreso ad allenarsi con i compagni quindi deve solo ritrovare la migliore condizione, magari non ci sarà con la Feralpisalò, però poi dovrebbe tornare fra i convocati. Juric comunque in difesa ha più soluzioni poiché può utilizzare Schuurs sia da braccetto a destra sia da centrale e Buongiorno da braccetto a sinistra e anche lui da centrale così come Djidji in caso di emergenza e se occorre può arretrate Bellanova a destra e se dovesse occorrere anche a sinistra. Poi ci sono i giovani Dellavalle, N’Guessan e anche Dembelè. Dei tre ragazzi un paio potrebbero anche essere mandati a farsi le proverbiali ossa altrove.   

In mezzo al campo con Ricci, Ilic, Tameze, Linetty e i giovani Gineitis, Ilhkan e Ciammaglichella il reparto è completo e dotato di muscoli e qualità. Linetty si sta riprendendo dal trauma elongativo al soleo sinistro che già in ritiro lo aveva costretto a svolgere lavoro differenziato, ma se non dovesse essere convocato per la Coppa Italia ci sono buone probabilità che lo sarà per lunedì 21 quando il Torino bedutterà in campionato con il Cagliari. Ci sono più soluzioni quindi a centrocampo sia a seconda dell’avversario sia dell’andamento della partita e anche in questo caso un paio di ragazzi possono essere mandati altrove.
Sulle fasce a destra con Bellanova, Singo e Bayeye di interpreti ce ne sono e se anche Singo fosse scambiato con Soppy numericamente non cambierebbe nulla e non va scordato che c’è anche Vojvoda, che oltretutto è un destro, e ci sono pure i giovani Dembelè e Dellavalle che possono agire su questa fascia.  A sinistra invece c’è carenza perché oltre a Vojvoda, che come detto però è un destro, di titolare non c’è nessun altro, anche se Bellanova può agire pure a sinistra. E poi c’è il giovane Antolini. Per questo Juric ha espressamente detto che servirebbe un Ansaldi giovane quindi un ambidestro che riesca a fare la fase difensiva, ma soprattutto che dia tanta qualità in avanti quindi che faccia cross precisi e che magari segni anche qualche gol. Bayeye è uno di quei giocatori che potrebbero essere ceduti prima della fine del mercato e Vojvoda non è fra coloro che sono stati messi fra gli incedibili, però Juric lo terrebbe e vorrebbe solo uno che gli facesse concorrenza per alzare un po’ il livello.  

L’attacco è il reparto più problematico poiché l’anno scorso per numero di gol è risultato il quattordicesimo della Serie A e questo ha influito sul risultato finale e sul piazzamento al decimo posto, seppur Sanabria nella seconda parte della stagione abbia segnato con continuità facendo anche il suo personale record di gol in carriera, 12, ma rispetto al campionato precedente sono stati realizzati quattro gol in meno, 42 a 46. Con il ritorno di Vlasic il “pit-bull” non manca più, però il mancato riscatto di Miranchuk ha lasciato un vuoto sulla trequarti che non è ancora stato colmato sebbene sia rientrato dal prestito Verdi e ci siano Radonjic, Karamoh e Seck. Su Verdi si è espresso Juric: “E’ un giocatore tatticamente di qualità immensa, ha avuto tanti problemi fisici che lo hanno stoppato e non gli hanno permesso di allenarsi con continuità, però ha grandissima qualità. Per adesso si allena con noi, poi vedremo. Potrebbe dare qualcosa di diverso per le doti che ha nel calciare il pallone". E anche su Karamoh e Radonjic: “Yann ha fatto bene l’anno scorso, ma deve migliorare tanto. Lavora veramente tantissimo come un pazzo. Certe sue caratteristiche sono positive e su altre deve migliorare tanto. Tra lui e Radonjic giocherà chi starà meglio e speriamo che entrambi riescano a fare una grande annata". E a Pinzolo quando non era tornato ancora Vlasic di lui e di Miranchuk aveva affermato: “Mi davano mille soluzioni. Hanno praticamente giocato sempre tutti e due, ma oggi non ci sono. Sono diversi: uno è più un pit-bull (Vlasic), che lavora e che ha un grande tiro, e l’altro è un artista (Miranchuk). In questo momento ci mancano entrambi per esprimere il gioco che vogliamo”. Per cui senza un “artista” manca un elemento. E Seck, che prima dell’amichevole con il Reims si era fatto male a una spalla e che difficilmente sarà convocato per la gara di lunedì con la Feralpisalò, è sul mercato e ci sono alte probabilità che sarà ceduto. Tameze può essere anche avanzato così come Ilic o Linetty e giocare dietro alla punta e persino Ilkhan, prima di andare in prestito alla Sampdoria, lo scorso anno era stato utilizzato sulla trequarti, ma si tratterebbe di utilizzare giocatori non nel loro ruolo naturale.
Per quel che riguarda le punte ci sono Sanabria e Pellegri, ma con l’arrivo di un altro centravanti come ha detto Juric non si correrebbe il rischio di giocare senza punte: “L’anno scorso Pellegri c’è stato poco e ci sono state anche tante partite dove non c’era neanche  Sanabria e abbiamo dovuto giocare senza attaccante. Abbiamo pagato il fatto di non avere un attaccante in certe partite. Dobbiamo valutare bene. Indubbiamente Pellegri è un attaccante di prospettiva, ma bisogna vedere se riuscirà a trovare continuità, pace e tutto il resto. E’ una scelta non facile da fare perché se si prendesse un terzo attaccante si chiuderebbero gli spazi, però garantirebbe di avere una punta sempre". I giovani Savva, Silva e Njile, soprattutto il primo, sono in grado sia di agire sulla trequarti sia da punta, ma manca loro esperienza per la Serie A. In emergenza Vlasic o anche Seck hanno già giocato nel ruolo di centravanti, ma magari se almeno fosse preso un calciatore che all’occorrenza potesse sia agire fra le linee sia come baluardo in avanti il reparto offensivo sarebbe un po’ meno incompleto e Juric dovrebbe tirare meno la coperta con il rischio di rimanere da qualche parte un po’ scoperto.


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