Per il prossimo anno si attende un miglioramento, ma senza soldi e con giocatori svalutati...
La stagione si conclude con uno scialbo 1-1 interno contro il Benevento, ma in qualche modo il Torino è riuscito a conquistare una salvezza che fino all'arrivo di Davide Nicola, Cuore Granata vero, pareva irraggiungibile. Certo, a conti fatti è ben difficile vedere il bicchiere mezzo pieno, pure da inguaribili ottimisti, anche perché ora, dopo il rompete le righe, ci sarà da lavorare intensamente per evitare il riproporsi di uno spettacolo tanto indecoroso. C'è intanto da capire quale sarà il tecnico che, tra pochi mesi, riprenderà in mano questa squadra, che difficilmente verrà lasciata a Nicola, con la società, nel caso il diesse Vagnati, sempre che venga confermato pure lui, intenta a migliorare un puzzle sgangherato cercando impossibili plusvalenze su giocatori che hanno toccato il minimo storico del proprio valore ed in un mercato post Coronavirus in cui i fondi utilizzabili non sono esattamente a disposizione di molti. Probabilmente neppure l'eventuale partenza del Gallo Belotti produrrebbe un introito tanto elevato, o almeno per il suo reale valore, considerando anche la prossima scadenza del contratto su cui difficilmente arriverà un accordo di rinnovo. Se non sarà Nicola, chiunque arriverà a bordo, avrà da gestire una patata ben più che bollente.